PD: Pupulin, ridimensionata tutta la manovra sul lavoro
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/AB - Non ci sono i 10 milioni
aggiuntivi sugli ammortizzatori sociali, promessi dalla
maggioranza di centro destra, indispensabili per garantire la
copertura della cassa integrazioni, che risulta in crescita anche
nell'ultimo mese scorso. Vengono tagliati in modo pesante (meno 2
milioni) i fondi per i lavori socialmente utili, che possono
impegnare lavoratori sospesi a zero ore e ancor di più quelli per
i lavori di pubblica utilità che possono utilizzare i disoccupati
di lungo corso.
La denuncia viene dal consigliere regionale del PD Paolo Pupulin
che aggiunge.
A parole vengono sostenute le domande del 2010, mentre
praticamente non vi è nessuna disponibilità per le attività del
2011. Questa è la realtà effettiva emersa sugli interventi in
materia di lavoro. Un arretramento significativo rispetto al
programma condiviso messo in campo l'anno scorso, che avevano
mobilitato un straordinaria massa di risorse di cui hanno
beneficiato i lavoratori delle aziende in crisi e le
Amministrazioni locali che hanno realizzato piccole opere e
gestito servizi utili per le loro comunità.
Gravissima e vergognosa le decisioni in materia di sicurezza sul
lavoro. Azzerate infatti le risorse per la promozione della
sicurezza sui luoghi del lavoro e, fatto ancor più grave, ridotte
di 150mila euro quelle per il sostegno alle vittime del lavoro.
Il segno di un abbandono di un campo di intervento, sul quale la
guardia non deve venir mai abbassata e nel contempo uno schiaffo
in faccia alle famiglie e alle persone che soffrono per disgrazie
spesso dovute a mancato rispetto delle regole di prevenzione e di
un'efficace azione di tutela della salute dei lavoratori.
In totale - conclude Pupulin - la manovra sul lavoro non solo non
contiene aumenti di dotazione anzi, è ridimensionata su pressoché
tutti i capitoli. Unica conferma, il trasferimento alle Province
per le politiche attive del lavoro, rimaste però allo stesso
livello dell'anno passato. Un quadro complessivo che dimostra la
confusione di un'improvvisata e inesperta gestione di un
assessorato decisivo per gestire l'urto della crisi e difendere
lavoro e reddito dei lavoratori dipendenti.