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PD: Pupulin, ridimensionata tutta la manovra sul lavoro

17.12.2010
18:54
(ACON) Trieste, 17 dic - COM/AB - Non ci sono i 10 milioni aggiuntivi sugli ammortizzatori sociali, promessi dalla maggioranza di centro destra, indispensabili per garantire la copertura della cassa integrazioni, che risulta in crescita anche nell'ultimo mese scorso. Vengono tagliati in modo pesante (meno 2 milioni) i fondi per i lavori socialmente utili, che possono impegnare lavoratori sospesi a zero ore e ancor di più quelli per i lavori di pubblica utilità che possono utilizzare i disoccupati di lungo corso.

La denuncia viene dal consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che aggiunge.

A parole vengono sostenute le domande del 2010, mentre praticamente non vi è nessuna disponibilità per le attività del 2011. Questa è la realtà effettiva emersa sugli interventi in materia di lavoro. Un arretramento significativo rispetto al programma condiviso messo in campo l'anno scorso, che avevano mobilitato un straordinaria massa di risorse di cui hanno beneficiato i lavoratori delle aziende in crisi e le Amministrazioni locali che hanno realizzato piccole opere e gestito servizi utili per le loro comunità.

Gravissima e vergognosa le decisioni in materia di sicurezza sul lavoro. Azzerate infatti le risorse per la promozione della sicurezza sui luoghi del lavoro e, fatto ancor più grave, ridotte di 150mila euro quelle per il sostegno alle vittime del lavoro. Il segno di un abbandono di un campo di intervento, sul quale la guardia non deve venir mai abbassata e nel contempo uno schiaffo in faccia alle famiglie e alle persone che soffrono per disgrazie spesso dovute a mancato rispetto delle regole di prevenzione e di un'efficace azione di tutela della salute dei lavoratori.

In totale - conclude Pupulin - la manovra sul lavoro non solo non contiene aumenti di dotazione anzi, è ridimensionata su pressoché tutti i capitoli. Unica conferma, il trasferimento alle Province per le politiche attive del lavoro, rimaste però allo stesso livello dell'anno passato. Un quadro complessivo che dimostra la confusione di un'improvvisata e inesperta gestione di un assessorato decisivo per gestire l'urto della crisi e difendere lavoro e reddito dei lavoratori dipendenti.