PD: Moretton, con Tondo la regione arretra
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/ET - "Tondo, pur di ottenere
visibilità, fa di tutto per rendere eclatante la sua iniziativa
politica. Un fulgido esempio di ciò - sostiene Gianfranco
Moretton (PD) - è l'aver voluto scavalcare l'accordo con le
organizzazioni sindacali pur di definire il contratto del
personale regionale, salvo poi dover fare una legge per uscire
dall'empasse in cui si era cacciato, stante l'impossibilità di
dare attuazione a un accordo privo dell'intesa con tutte le sigle
del sindacato.
"Un'iniziativa molto grave - afferma il capogruppo PD in
Consiglio regionale - non solo perché viola la legge nazionale
sui contratti dei dipendenti pubblici, ma anche per aver
insinuato il germe del dissidio sociale, acuendo il distinguo che
qualcuno ha seminato ad arte tra dipendente pubblico e privato.
"Tondo e il suo assessore Garlatti sono responsabili di aver
posto in essere un vulnus che ha portato alla rottura dell'unità
sindacale, senza la quale tutto diventerà più complicato. Tale
situazione determinerà la divisione dei dipendenti pubblici,
fatto questo che non farà bene alla regione, che regredirà anche
sul piano amministrativo.
"Tondo - sottolinea Moretton - dovrebbe capire che la divisione
porta inesorabilmente a minor democrazia acuendo contrasto,
proprio nel momento in cui servirebbe armonia per un sistema
efficace.
"Come se non bastasse, l'agire politico di Tondo è contradditorio
anche sul versante del risparmio della spesa regionale e
dell'attuazione del comparto unico, come più volte sottolineato
nella relazione annuale della Corte dei conti. Infatti, nella
Finanziaria 2011 si consente ai dipendenti del ruolo sanitario
regionale e di altri enti pubblici di essere assunti alla
direzione centrale della sanità. Un fatto assai singolare che va
contro la logica del risparmio e del comparto unico, che invece
prevede di snellire l'organico regionale con la realizzazione del
decentramento di funzioni al sistema delle autonomie locali.
"A Tondo tutto ciò non interessa molto e lo si evince dal fatto
che delle riforme non c'è traccia. Ormai il Friuli Venezia Giulia
- conclude Moretton - ha perduto la peculiarità di essere un
riferimento per il Paese perché con la politica del centrodestra
è inesorabilmente arretrato".