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Citt: Colussi, Italian Baja sciagura per Magredi Cellina

20.12.2010
15:56
(ACON) Trieste, 20 dic - COM/AB - "La scelta di riportare la manifestazione motoristica Italian Baja all'interno delle zone protette del sito di importanza comunitaria dei Magredi del Cellina è una sciagura e una vera vergogna".

Così si è espresso in Consiglio regionale, durante la maratona per l'approvazione della Finanziaria 2011, Piero Colussi capogruppo di Cittadini-Libertà civica.

"Si è trattato di un colpo di mano voluto del consigliere udinese Giorgio Venier Romano dell'UDC che, assieme ai colleghi Asquini, Colautti e Piccin, ha proposto l'emendamento in questione contando sul pieno sostegno degli assessori Luca Ciriani (Ambiente) e Sport (De Anna)".

Colussi, in Aula, aveva ricordato come già in passato l'assessore Enzo Marsilio era dovuto intervenire con un'apposita legge (la 17/2006) che all'articolo 22 prevedeva "il divieto assoluto per tutte le manifestazioni motoristiche" - per fermare in extremis la procedura d'infrazione già avviata dall'Unione europea in quanto, proprio con l'Italian Baja, erano state violate tutte le direttive comunitarie sulla tutela degli habitat di protezione speciale.

"Nel corso della discussione - ha continuato Colussi - ho anche proposto che la manifestazione si tenesse in un'altra area golenale lungo il fiume Tagliamento, dove non ci sono né SIC né ZPS, ma non c'è stato nulla da fare. Evidentemente gli interessi economici in gioco degli organizzatori sono troppo consistenti per recedere davanti al pericolo - pressoché matematico - di una multa che tutti i cittadini di questa regione saranno chiamati a pagare nei prossimi anni."

Per cercare una mediazione con i proponenti la norma che, secondo il consigliere non avrebbe neppure dovuto trovare spazio all'interno della legge di bilancio, Colussi ha anche proposto un ulteriore emendamento, ripreso testuale dalla delibera della Regione Veneto del giugno 2010. "Con quell'emendamento ho voluto dimostrare che perfino il governatore Luca Zaia ha vietato a tutti i mezzi a motore di compiere percorsi fuoristrada lungo gli argini e le golene dei fiumi veneti, esclusi i mezzi impiegati nelle attività di servizio, di pronto soccorso e pronto intervento o impiegati per il raggiungimento dei fondi serviti. Una norma che non interviene sui Sic, ma in genere su tutti gli alvei e che in caso di deroghe per manifestazioni sportive prevede che venga acquisito il parere favorevole dell'autorità idraulica, la stipula da parte dell'ente promotore di una polizza di assicurazione per responsabilità civile come vuole il nuovo Codice della strada e la Valutazione di incidenza ambientale.

"Anche questo emendamento di tutela di un bene comune qual è l'area dei Magredi è stato bocciato dalla maggioranza. Unica voce fuori dal coro quella del consigliere Franco Dal Mas (Pdl), che ha espresso tutta la sua contrarietà per un'iniziativa motoristica che nulla ha a che fare con quel territorio di incontaminata bellezza. Gli organizzatori dell'Italian Baja - come vuole la nuova norma - dovranno però pagare per lo svolgimento dell'attività la bellezza di un canone di 1.000 (mille) euro, indipendentemente dalla quantità di chilometri utilizzati: un vero regalo".