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PD: Pupulin, contro disoccupazione poco o nulla da Giunta Tondo

23.12.2010
13:48
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/MPB - La Giunta Tondo cerca di nascondere, per non guardare in faccia una spiacevole realtà, i dati reali della situazione del mercato del lavoro.

A dirlo è il consigliere del PD Paolo Pupulin che evidenzia il silenzio totale da parte del presidente della Regione e dell'assessore al lavoro Brandi in merito ai dati sulla CIG del mese di novembre che hanno visto, dopo una breve pausa dei mesi di settembre ed ottobre, un nuovo raddoppio delle ore di richiesta di utilizzo della sospensione dal lavoro e una crescita complessiva rilevante per gli 11 mesi del 2010: è stata raggiunta la cifra di ben 23 milioni e 514.607 ore rispetto al totale dei 17 milioni 698.293 dell'intero 2009, "anno orribile" da qualsiasi punto di vista.

Probabilmente - secondo Pupulin - era un modo per non doversi confrontare in modo adeguato sulle risorse effettive necessarie per mettere in sicurezza gli ammortizzatori sociale nella nostra regione. Il centro destra aveva annunciato un incremento di ben 10 milioni di euro per garantire la totale copertura del potenziale ricorso alla CIG, cifra non rintracciabile nelle poste del Bilancio regionale 2011. L'assessore al lavoro per giustificarsi era arrivato al punto da confondere, durante il dibattito in Consiglio, le poste per le politiche attive del lavoro con quelle del presunto aumento, invece inesistente, per la cassa integrazione. Questa scelta di "mettere la testa sotto la sabbia" non ha fatto neppure i conti con i dati della disoccupazione in Friuli Venezia Giulia, comunicati in questi giorni dall'ISTAT nazionale.

Dati preoccupanti - per il consigliere del PD - e anche in questo caso passati nel più assordante silenzio dell'amministrazione Tondo. Nel terzo trimestre 2010, rispetto a quello corrispondente del 2009, le persone in cerca di occupazione sono passate da 23 mila a 28 mila (sono nella realtà di più, se si tiene conto della ridotta propensione a fare domanda di lavoro viste le sempre più limitate e precarie opportunità che il mercato offre), gli occupati sono diminuiti di 3000 unità, il tasso di disoccupazione è salito dal 4,3% al 5,2%. Una situazione che peggiora persino la condizione del secondo semestre del 2010, che sembrava rappresentare una seppur tenue boccata d'ossigeno, con un tasso di disoccupazione ridotto al 4,8%. Una situazione che, collegata al rischio che i cassa integrati a zero ore o in mobilità perdano definitivamente il posto di lavoro, nei fatti potrebbe portare il tasso reale di disoccupazione sopra la soglia del 6%. Anche in Friuli Venezia Giulia quasi un giovane su quattro non trova lavoro, e se lo trova si tratta nella maggioranza dei casi di lavori precari, di limitata durata e senza una qualche prospettiva di successiva stabilizzazione.

Proprio queste emergenze - insiste Pupulin - sono state completamente assenti dalle scelte di bilancio 2010. Nessuna iniziativa per sostenere il lavoro dipendente o autonomo dei giovani come dalle proposte avanzate dal gruppo PD, taglio degli impegni sui lavori socialmente utili che hanno finora rappresentato un sostegno al reddito per tanti lavoratori in cassa integrazione a zero ore e un aiuto alle amministrazioni locali per realizzare piccole opere o gestire servizi a favore delle proprie comunità. Unica conferma il trasferimento alle province per le politiche attive del lavoro, rimasto però sostanzialmente sui livelli dell'anno precedente.

Purtroppo - è la conclusione del consigliere - ci si trova davanti alla palese dimostrazione dell'assenza d'una efficace politica di contrasto della disoccupazione e a una gestione inesperta e improvvisata d'un assessorato decisivo per gestire l'urto della crisi e difendere lavoro e reddito dei lavoratori. Proprio nel momento in cui persino grandi imprese nazionali e internazionali come l'Electrolux e la Fantoni annunciano pesanti tagli ai posti di lavoro in Friuli Venezia Giulia.