PD: Pupulin, contro disoccupazione poco o nulla da Giunta Tondo
(ACON) Trieste, 23 dic - COM/MPB - La Giunta Tondo cerca di
nascondere, per non guardare in faccia una spiacevole realtà, i
dati reali della situazione del mercato del lavoro.
A dirlo è il consigliere del PD Paolo Pupulin che evidenzia il
silenzio totale da parte del presidente della Regione e
dell'assessore al lavoro Brandi in merito ai dati sulla CIG del
mese di novembre che hanno visto, dopo una breve pausa dei mesi
di settembre ed ottobre, un nuovo raddoppio delle ore di
richiesta di utilizzo della sospensione dal lavoro e una crescita
complessiva rilevante per gli 11 mesi del 2010: è stata
raggiunta la cifra di ben 23 milioni e 514.607 ore rispetto al
totale dei 17 milioni 698.293 dell'intero 2009, "anno orribile"
da qualsiasi punto di vista.
Probabilmente - secondo Pupulin - era un modo per non doversi
confrontare in modo adeguato sulle risorse effettive necessarie
per mettere in sicurezza gli ammortizzatori sociale nella nostra
regione. Il centro destra aveva annunciato un incremento di ben
10 milioni di euro per garantire la totale copertura del
potenziale ricorso alla CIG, cifra non rintracciabile nelle poste
del Bilancio regionale 2011. L'assessore al lavoro per
giustificarsi era arrivato al punto da confondere, durante il
dibattito in Consiglio, le poste per le politiche attive del
lavoro con quelle del presunto aumento, invece inesistente, per
la cassa integrazione. Questa scelta di "mettere la testa sotto
la sabbia" non ha fatto neppure i conti con i dati della
disoccupazione in Friuli Venezia Giulia, comunicati in questi
giorni dall'ISTAT nazionale.
Dati preoccupanti - per il consigliere del PD - e anche in questo
caso passati nel più assordante silenzio dell'amministrazione
Tondo. Nel terzo trimestre 2010, rispetto a quello corrispondente
del 2009, le persone in cerca di occupazione sono passate da 23
mila a 28 mila (sono nella realtà di più, se si tiene conto della
ridotta propensione a fare domanda di lavoro viste le sempre più
limitate e precarie opportunità che il mercato offre), gli
occupati sono diminuiti di 3000 unità, il tasso di disoccupazione
è salito dal 4,3% al 5,2%. Una situazione che peggiora persino la
condizione del secondo semestre del 2010, che sembrava
rappresentare una seppur tenue boccata d'ossigeno, con un tasso
di disoccupazione ridotto al 4,8%. Una situazione che, collegata
al rischio che i cassa integrati a zero ore o in mobilità perdano
definitivamente il posto di lavoro, nei fatti potrebbe portare il
tasso reale di disoccupazione sopra la soglia del 6%. Anche in
Friuli Venezia Giulia quasi un giovane su quattro non trova
lavoro, e se lo trova si tratta nella maggioranza dei casi di
lavori precari, di limitata durata e senza una qualche
prospettiva di successiva stabilizzazione.
Proprio queste emergenze - insiste Pupulin - sono state
completamente assenti dalle scelte di bilancio 2010. Nessuna
iniziativa per sostenere il lavoro dipendente o autonomo dei
giovani come dalle proposte avanzate dal gruppo PD, taglio degli
impegni sui lavori socialmente utili che hanno finora
rappresentato un sostegno al reddito per tanti lavoratori in
cassa integrazione a zero ore e un aiuto alle amministrazioni
locali per realizzare piccole opere o gestire servizi a favore
delle proprie comunità. Unica conferma il trasferimento alle
province per le politiche attive del lavoro, rimasto però
sostanzialmente sui livelli dell'anno precedente.
Purtroppo - è la conclusione del consigliere - ci si trova
davanti alla palese dimostrazione dell'assenza d'una efficace
politica di contrasto della disoccupazione e a una gestione
inesperta e improvvisata d'un assessorato decisivo per gestire
l'urto della crisi e difendere lavoro e reddito dei lavoratori.
Proprio nel momento in cui persino grandi imprese nazionali e
internazionali come l'Electrolux e la Fantoni annunciano pesanti
tagli ai posti di lavoro in Friuli Venezia Giulia.