News


Citt: urgente bonificare dall'amianto torrente Cellina (PN)

30.12.2010
12:30
(ACON) Trieste, 30 dic - COM/ET - Il gruppo consiliare regionale dei Cittadini-Libertà civica ha depositato un'interpellanza per chiedere alla Giunta quali siano le ragioni che ostacolano la bonifica dell'amianto nel sito dell'area golenale (la parte di territorio situata tra la sponda del fiume e l'argine maestro) del torrente Cellina.

Piero Colussi e Stefano Alunni Barbarossa motivano la loro azione richiamando l'allarme lanciato da Legambiente, secondo cui le recenti piene del torrente avrebbero provocato la dispersione dei diversi cumuli di amianto che attendono di essere rimossi in base a un piano di bonifica da tempo finanziato dalla Regione.

I consiglieri dei Cittadini ricordano come il problema sia emerso già durante una recente audizione in IV Commissione e che in base a nuove informazioni fornite dal dipartimento di prevenzione di Pordenone, "una parte dei lavori è stata eseguita all'inizio di dicembre di quest'anno, mentre la parte che riguarda i residui dell'amianto derivato dalle guarnizioni di testa di autoveicoli (disperso abusivamente quasi vent'anni fa) non avrebbe trovato soluzione in quanto - spiega Colussi - le prescrizioni si sarebbero rivelate impraticabili ed eccessivamente costose.

"È necessario - continua la nota dei Cittadini - trovare urgentemente una soluzione a questo problema, con realismo e senso di responsabilità da parte di tutti: c'è da chiedersi, ad esempio, se alla luce di quanto sta accadendo ripetutamente nel greto del Cellina, la richiesta di lavorare in situazione ipobarica - cioè con una tenda che non permetta la dispersione nell'aria delle fibre di amianto - non sia una prescrizione eccessiva".

Colussi e Alunni Barbarossa nella loro interpellanza chiedono alla Giunta regionale cosa ostacoli la bonifica e in che modo la Giunta ritenga raggiungibile l'obiettivo della rimozione dell'amianto friabile (guarnizioni) nel comune di Montereale Valcellina, dato che la ditta sub-appaltatrice avrebbe rinunciato a proporre un nuovo piano di lavoro che tenga conto delle richieste avanzate dal servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro dell'ASS n. 6.