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PD: Brussa, garantire punti nascita o percorsi pre e post parto

30.12.2010
17:47
(ACON) Trieste, 30 dic - COM/AB - Garantire che i punti nascita regionali rispondano a criteri di sicurezza assistenziale per i neonati e per le mamme e che questa sicurezza risponda ai principi di economicità e buon utilizzo del danaro pubblico destinato alla sanità regionale e assicurare nei presidi ove ricorra l'esigenza di rinunciare al punto nascita l'implementazione, grazie alle risorse liberate a seguito di razionalizzazioni dell'offerta, percorsi pre-parto e post-parto che consentirebbero l'accesso a servizi di qualità elevata alla cittadinanza dei territori i cui i punti nascita rischiano di essere soppressi.

È quanto prevede un ordine del giorno accolto dalla Giunta, primo firmatario il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, ma sottoscritto anche da diversi esponenti del centrodestra.

Con questo documento, spiega Brussa, si da una svolta positiva e significativa a molte delle polemiche sorte a seguito dell'ipotesi della chiusura di alcuni punti nascita, prevista, comunque, con il 2012.

Un documento, sottolinea ancora l'esponente PD, che supera anche la pilatesca posizione assunta a suo tempo dalla Giunta regionale allorché, per non scontentare alcune realtà territoriali rette dal centrodestra (vedi Latisana e Gorizia), ha deciso di rinviare al decisione.

Garantire, infatti, come prevede il dispositivo, che le risorse risparmiate dalla chiusura del punto nascita, siano impiegate a favore del medesimo territorio, offrendo dei percorsi pre-parto e post-parto, significa garantire una alta qualità di servizi offerti alle neo mamme, oggi non previsti.

L'ordine del giorno fa specifico riferimento al documento a suo tempo redatto dai direttori dei punti nascita regionali e inviato all'assessore regionale Kosic, oltre a far riferimento alle linee di indirizzo previste per i punti nascita dal ministero della salute.

Un passo avanti, conclude Brussa, che cerca di dare dignità all'azione regionale in tema di natalità, togliendo spazio a banali liti di cortile o campanilistiche che, pur di difendere il punto nascita sotto casa, rischiano di compromettere la salute e a volte la vita di puerpere e nascituri.