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Pens: Ferone, inflazione troppo alta, accordi con supermercati

05.01.2011
17:22
(ACON) Trieste, 5 gen - COM/DT - "In questo momento difficile, appare chiaro che i pur lodevoli segnali di attenzione che la Giunta regionale ha avuto verso le famiglie e le fasce deboli della nostra società sono inadeguati: pertanto, si rendono indispensabili interventi forti e mirati a sostenere - da un lato - i cittadini in difficoltà; dall'altro, bisogna contrastare la fiammata inflazionistica, magari sottoscrivendo degli accordi con la grande distribuzione che portino al blocco dei prezzi di alcuni prodotti di più largo consumo, proprio per venire incontro ai pensionati e alle fasce sociali più deboli della nostra Regione". Inizia così la lettera che il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone ha scritto al presidente Tondo. La preoccupazione, è la ripresa, forte, dell'inflazione.

"Questa fiammata aggrava una situazione sociale ed economica già preoccupante, ha annotato Ferone, e il Partito Pensionati ritiene che la Regione debba accentuare l'azione di sostegno alle famiglie e di contrasto all'aumento dei prezzi, a volte ingiustificato".

Per quanto concerne il Friuli Venezia Giulia, spicca il dato di Udine dove l'inflazione è aumentata, su base annua, del 2,4% e nel solo mese di dicembre, rispetto a novembre, dello 0,5%. "A pagare le conseguenze di tutto ciò, ha rimarcato il consigliere, sono in particolare i pensionati. In questo modo si immiserisce ancora di più la loro qualità della vita e se si tiene conto che circa sei milioni di pensionati ricevono al mese meno di 500 euro, la situazione è drammatica. Appare chiaro, ha proseguito, che l'inflazione reale riferita proprio ai pensionati e alla tipologia particolare dei loro consumi supera il 5% annuo e non subendo le pensioni alcun aumento reale ciò comporta il sempre più marcato impoverimento di questa fascia di popolazione".

Ma oltre ad aumentare le pensioni più basse, secondo Ferone "è indispensabile istituire il paniere del pensionato su cui calcolare l'effettivo aumento del costo della vita, riferito a beni e prodotti che ne caratterizzano i consumi. Beni essenziali, ha concluso, che molte volte poco hanno a che fare con l'attuale paniere ISTAT".