Pdl: Galasso e Baritussio, Finanziaria equilibrata e responsabile
(ACON) Trieste, 7 gen - COM/AB - Rimandano al mittente le
critiche sui punti di forza della Finanziaria regionale 2011 il
capogruppo e il vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale
Daniele Galasso e Franco Baritussio.
Innanzitutto - evidenzia Galasso - nonostante la crisi siamo
riusciti a triplicare rispetto al 2010 le risorse per le opere
pubbliche dei Comuni, a rifinanziare le politiche per la casa, la
costruzione di scuole materne, di luoghi di culto, di impianti
sportivi, di opere viarie, l'intermodalità, la portualità e
altro, per un importo complessivo per investimenti di 450 milioni
di euro.
Inoltre - aggiunge Galasso - l'accusa di mancanza di riforme in
materia di salute e sociale non ha fondamento in quanto il
sociale ha più soldi del 2010 e la sanità, grazie alla
riorganizzazione prevista dal nuovo Piano sanitario regionale e
dalle linee di gestione 2011, potrà garantire ai cittadini gli
stessi servizi del 2010, per diversi aspetti migliorati e
potenziati agli stessi costi dello scorso anno, cosa questa mai
successa in passato.
Chi parla di riforme miracolistiche mancate quali la
sburocratizzazione e il decentramento - conclude Galasso - non
ricorda di aver prodotto, quando aveva responsabilità di governo,
solo ulteriori complicazioni con feroci mal di testa per
amministratori, imprese, dipendenti e cittadini, facendo per
altro lievitare la spesa, vedi legge urbanistica, riforma dei
Comuni e devoluzione.
I numeri snocciolati da Galasso - aggiunge il vicecapogruppo Pdl
Baritussio - che nessuno ha osato smentire, sono effettivi e
toccano temi legati ai problemi dell'occupazione, dello sviluppo,
del mantenimento dello standard dei servizi fondamentali, senza
tralasciare l'impegno già avviato sul contenimento del debito.
Hanno capito tutti che questa Finanziaria, come quella dello
scorso anno, è stata pesantemente condizionata dalla crisi in
atto che ha portato contrazioni senza precedenti nelle entrate.
Nelle previsioni di spesa, quindi, chi governa è costretto a fare
scelte difficili, badando il più possibile a non sacrificare i
pilastri essenziali che ancora mantengono in piedi il sistema
Regione.
Affrontare l'analisi del bicchiere mezzo vuoto - così ancora
Baritussio - è un contributo sempre importante, ma di fronte alla
dura legge dei numeri bisogna anche dire in quali altri settori o
capitoli non si doveva spendere per trovare le opportune
coperture.
Il tema delle riforme poi - conclude Baritussio - è essenziale
nel dibattito, anche quando si parla di Finanziaria. Pretendere
tuttavia di trovare al suo interno riforme strutturali pare un
po' eccessivo. Non a caso, quando durante la Finanziaria giungono
in Aula emendamenti lunghi che riformano parti del sistema,
scoppia il pandemonio.