Pens: Ferone, emergenza disoccupazione
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/RC- Disoccupazione: è emergenza.
Anche se i dati ISTAT fissano all'8,7% il tasso di disoccupazione
a novembre, con un quadro sostanzialmente stabile - ha dichiarato
il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone -
quello che deve allarmare è il dato riferito alla disoccupazione
giovanile, che sfiora il 29%, con un aumento del 2,4% rispetto a
novembre 2009.
Questa situazione - prosegue la riflessione di Ferone - colpisce
appieno anche il Friuli Venezia Giulia, dove sono state
scongiurate situazioni ancora peggiori grazie a una intelligente,
anche se insufficiente, politica regionale di sostegno alle
attività produttive e sul versante propriamente sociale si sono
fortemente sostenuti gli ammortizzatori sociali.
Accanto al dramma di tanti lavoratori che dopo aver perso il
lavoro non riescono più a trovarne un altro - ha aggiunto il
consigliere - vi sono i tanti giovani, istruiti,
professionalizzati, che sistematicamente trovano chiuse tutte le
porte: una situazione drammatica che non accenna a migliorare
mentre, nonostante l'impegno della Regione, continuano a chiudere
attività industriali, artigianali, agricole, commerciali, con
perdita quotidiana di posti di lavoro che forse non saranno mai
più recuperati.
Al tasso di disoccupazione stabile - ha sottolineato l'esponente
del Partito Pensionati - ha contribuito la regolarizzazione di
badanti e lavoratori stranieri, ma è evidente che la situazione
sta assumendo l'aspetto di una vera e propria emergenza regionale
oltre che nazionale, verso la quale nessuno può rimanere
indifferente.
Sono indispensabili iniziative forti - ha concluso Ferone -
capaci di coinvolgere tutte le forze politiche e sociali, in
primo luogo le rappresentanze del mondo del lavoro e della
produzione, perché il dramma del lavoro che non c'è riguarda
tutti e ben venga una task force per l'occupazione giovanile e
per la difesa del lavoro, tenendo presente che servono iniziative
capaci di creare nuova occupazione, rivitalizzando i consumi e
agevolando la ripresa produttiva.