PD: Pupulin, cassa integrazione più 45% rispetto al 2009
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/RC - Continua a crescere il
ricorso alla cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia, in
controtendenza rispetto alla situazione nazionale dove si è
verificata una diminuzione di quasi il 5%.
Il dato preoccupa molto il consigliere regionale del PD Paolo
Pupulin, che rende noto che da noi a dicembre sono aumentate le
ore richieste, passate da 1.070.559 di ottobre a 2.278.658 di
novembre e a 2.411.285 di dicembre. Segno evidente - dice Pupulin
- di una sofferenza che coinvolge ancora tante aziende, in tutti
i settori economici.
In tale quadro, a dicembre tornano ad aumentare il ricorso alla
cassa ordinaria (da 318.667 ore di novembre a 361.717 di
dicembre) e a quella in deroga (da 136.650 ore di novembre a
367.391 di dicembre): al contrario, nei mesi precedenti avevano
segnalato una significativa riduzione che lasciava ben sperare.
Rimane molto elevato il dato della CIG straordinaria che
raggiunge, anche nell'ultimo mese del 2010, ben 1.682.177 ore.
25.925.892 (rispetto ai 17.698.293 del 2009) le ore di cassa
integrazione richieste dalle aziende della regione nel corso
dell'intero anno 2010. Il 45% in più di quelle richieste nel
2009, anno considerato il punto più alto di una crisi che, a
detta del mondo delle imprese, tarda a finire.
Fatturati e ordini rimangono in sofferenza anche per le imprese
che non hanno fatto ricorso alla sospensione dal lavoro - così
ancora il consigliere del PD.
Gli ultimi dati della disoccupazione, che si riferiscono al
terzo trimestre del 2010, sono cresciuti in termini percentuali
passando dal 4,8% al 5,2%, ma ben di più rispetto allo stesso
trimestre dell'anno scorso quando il tasso si disoccupazione si
era fermato al 4,3%. Un quadro preoccupante che rischia di
lievitare in modo significativo con la fine delle CIG speciali e
delle mobilità, che riguardano ormai anche aziende di grandi
dimensioni come Electrolux e Fantoni.
In questa situazione difficile, rimangono senza prospettive
soprattutto i giovani, che spesso non trovano lavoro e se lo
trovano si tratta di occupazione precaria, di limitata durata.
L'altra faccia della medaglia interessa le donne e i lavoratori
over 45-50, ancor più se provenienti dal mondo impiegatizio. È
ormai evidente che le tradizionali forme di incentivi al
reinserimento lavorativo hanno un'efficacia molto limitata -
aggiunge Pupulin.
Bisogna sforzarsi per individuare anche strumenti d'intervento
innovativi, che permettano di non sprecare il contributo di
migliaia di persone senza lavoro o con reddito ridotto, ma
all'interno di un vero progetto che riconduca a un lavoro
continuativo chi lo ha perso e chi non lo ha mai potuto
sperimentare. Serve un vero e proprio nuovo piano del lavoro, che
affronti in modo organico la precarietà del lavoro giovanile e la
diffusa non occupazione dei lavoratori over.
Il gruppo del PD - dichiara il suo esponente - è disponibile fin
da subito a discutere in Commissione consiliare e in Aula una
serie di proposte pratiche e concrete. Confidiamo che da parte
della Giunta Tondo non ci si nasconda dietro improbabili annunci
che "in fondo quasi tutto va bene" o che "stiamo meglio di tante
altre regioni italiane". Ciò, purtroppo, non corrisponde alla
realtà.
La percezione d'uno strisciante impoverimento, che colpisce
trasversalmente una buona parte del mondo del lavoro, non vive di
annunci ottimistici, ma di risposte concrete a bisogni e
necessità che non sono più rinviabili.