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PD: Pupulin, cassa integrazione più 45% rispetto al 2009

11.01.2011
16:59
(ACON) Trieste, 11 gen - COM/RC - Continua a crescere il ricorso alla cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia, in controtendenza rispetto alla situazione nazionale dove si è verificata una diminuzione di quasi il 5%.

Il dato preoccupa molto il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin, che rende noto che da noi a dicembre sono aumentate le ore richieste, passate da 1.070.559 di ottobre a 2.278.658 di novembre e a 2.411.285 di dicembre. Segno evidente - dice Pupulin - di una sofferenza che coinvolge ancora tante aziende, in tutti i settori economici.

In tale quadro, a dicembre tornano ad aumentare il ricorso alla cassa ordinaria (da 318.667 ore di novembre a 361.717 di dicembre) e a quella in deroga (da 136.650 ore di novembre a 367.391 di dicembre): al contrario, nei mesi precedenti avevano segnalato una significativa riduzione che lasciava ben sperare. Rimane molto elevato il dato della CIG straordinaria che raggiunge, anche nell'ultimo mese del 2010, ben 1.682.177 ore.

25.925.892 (rispetto ai 17.698.293 del 2009) le ore di cassa integrazione richieste dalle aziende della regione nel corso dell'intero anno 2010. Il 45% in più di quelle richieste nel 2009, anno considerato il punto più alto di una crisi che, a detta del mondo delle imprese, tarda a finire.

Fatturati e ordini rimangono in sofferenza anche per le imprese che non hanno fatto ricorso alla sospensione dal lavoro - così ancora il consigliere del PD.

Gli ultimi dati della disoccupazione, che si riferiscono al terzo trimestre del 2010, sono cresciuti in termini percentuali passando dal 4,8% al 5,2%, ma ben di più rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso quando il tasso si disoccupazione si era fermato al 4,3%. Un quadro preoccupante che rischia di lievitare in modo significativo con la fine delle CIG speciali e delle mobilità, che riguardano ormai anche aziende di grandi dimensioni come Electrolux e Fantoni.

In questa situazione difficile, rimangono senza prospettive soprattutto i giovani, che spesso non trovano lavoro e se lo trovano si tratta di occupazione precaria, di limitata durata. L'altra faccia della medaglia interessa le donne e i lavoratori over 45-50, ancor più se provenienti dal mondo impiegatizio. È ormai evidente che le tradizionali forme di incentivi al reinserimento lavorativo hanno un'efficacia molto limitata - aggiunge Pupulin.

Bisogna sforzarsi per individuare anche strumenti d'intervento innovativi, che permettano di non sprecare il contributo di migliaia di persone senza lavoro o con reddito ridotto, ma all'interno di un vero progetto che riconduca a un lavoro continuativo chi lo ha perso e chi non lo ha mai potuto sperimentare. Serve un vero e proprio nuovo piano del lavoro, che affronti in modo organico la precarietà del lavoro giovanile e la diffusa non occupazione dei lavoratori over.

Il gruppo del PD - dichiara il suo esponente - è disponibile fin da subito a discutere in Commissione consiliare e in Aula una serie di proposte pratiche e concrete. Confidiamo che da parte della Giunta Tondo non ci si nasconda dietro improbabili annunci che "in fondo quasi tutto va bene" o che "stiamo meglio di tante altre regioni italiane". Ciò, purtroppo, non corrisponde alla realtà.

La percezione d'uno strisciante impoverimento, che colpisce trasversalmente una buona parte del mondo del lavoro, non vive di annunci ottimistici, ma di risposte concrete a bisogni e necessità che non sono più rinviabili.