II Comm: illustrata proposta di legge su OGM
(ACON) Trieste, 13 gen - ET - Una proposta di legge a firma
lunga e trasversale, condivisa da molte delle forze politiche
presenti in Consiglio regionale, quella illustrata alla II
Commissione consiliare presieduta da Federico Razzini (LN)e
presente l'assessore competente Claudio Violino, da Daniele
Galasso (Pdl).
A sottoscrivere il progetto dedicato alla tutela della
biodiversità, dei prodotti agroalimentari di qualità e
tradizionali del territorio regionale dall'emissione deliberata
in ambiente di organismi geneticamente modificati, i capigruppo
Galasso, Danilo Narduzzi (LN), Gianfranco Moretton (PD), Igor
Kocijancic (SA) e Alessandro Corazza (Idv), insieme a Piero
Camber, Alessandro Colautti e Gaetano Valenti (Pdl), Ugo De
Mattia, Mara Piccin, Enore Picco e Federico Razzini (LN), Luigi
Ferone (Pens), Giorgio Brandolin, Sergio Lupieri e Mauro Travanut
(PD), Roberto Antonaz (SA-PRC), Piero Colussi (Citt) e Enio
Agnola (Idv).
L'obiettivo è colmare il vuoto legislativo nel settore delle
tecnologie genetiche in agricoltura e salvare dalla coltivazione
intensiva e industriale i sistemi agrari di tipo tradizionale
tipici. Per questo - dicono i sottoscrittori - si ritiene
obbligatoria l'applicazione del principio di precauzione,
dell'azione preventiva e del consenso informato.
Il provvedimento si compone di 14 articoli e tende alla
conservazione degli ecosistemi e degli habitat naturali, oltre al
recupero di specie nel loro ambiente naturale. È la Regione, così
come definito negli articoli 1 e 2, a dover prevenire i possibili
danni per il sistema agricolo, per la salute umana e l'ambiente
derivanti da coltivazioni ed allevamento di organismi
geneticamente modificati.
(immagini tv)
L'articolo 3 fa divieto di coltivare e usare organismi
geneticamente modificati a cielo aperto fuori dalle strutture
sperimentali e chiuse; il 4 dispone la rimozione delle piante o
sementi vietate e il 5 stabilisce che sia ERSA l'autorità
competente per la certificazione.
Per proteggere le categorie più esposte dal punto di vista della
salute, l'articolo 6 vieta la somministrazione di prodotti
contenenti o ottenuti da OGM nelle mense scolastiche e
prescolastiche, negli ospedali e nei luoghi di cura. Divieto
esteso alle mense degli uffici pubblici sui quali ha competenza
la Regione.
Con l'articolo 7 i commercianti che vendono cibo (anche per
animali) saranno obbligati a verificare la corretta
etichettatura. I prodotti contenenti OGM oltre la soglia dello
0,9% dovranno essere esposti al pubblico in modo chiaro e
separati dai prodotti esenti da OGM. La Regione redarrà
annualmente un elenco di esercizi che commercializzano
esclusivamente alimenti esenti da OGM o prodotti derivati.
L'articolo 8 prevede che la Regione riconosca titolo
preferenziale alle ricerche - che essa stessa promuoverà - sulla
diversificazione dei sistemi agrari e alle tecniche che
realizzano varietà con un più alto grado di diversità; con il 9
si promuovono tecniche di selezione genetica delle piante che
utilizzano metodi innovativi, ma ecocompatibili e al 10 si
prevedono campagne di informazione ed educazione alimentare.
L'ERSA svolgerà attività di vigilanza e controllo (art. 11) e si
istituirà un tavolo tecnico che fornirà indicazioni all'ERSA sui
programmi di sorveglianza. L'articolo 12 contiene le sanzioni, il
13 e 14 le norme finanziarie e l'entrata in vigore.