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II Comm: illustrata proposta di legge su OGM

13.01.2011
13:37
(ACON) Trieste, 13 gen - ET - Una proposta di legge a firma lunga e trasversale, condivisa da molte delle forze politiche presenti in Consiglio regionale, quella illustrata alla II Commissione consiliare presieduta da Federico Razzini (LN)e presente l'assessore competente Claudio Violino, da Daniele Galasso (Pdl).

A sottoscrivere il progetto dedicato alla tutela della biodiversità, dei prodotti agroalimentari di qualità e tradizionali del territorio regionale dall'emissione deliberata in ambiente di organismi geneticamente modificati, i capigruppo Galasso, Danilo Narduzzi (LN), Gianfranco Moretton (PD), Igor Kocijancic (SA) e Alessandro Corazza (Idv), insieme a Piero Camber, Alessandro Colautti e Gaetano Valenti (Pdl), Ugo De Mattia, Mara Piccin, Enore Picco e Federico Razzini (LN), Luigi Ferone (Pens), Giorgio Brandolin, Sergio Lupieri e Mauro Travanut (PD), Roberto Antonaz (SA-PRC), Piero Colussi (Citt) e Enio Agnola (Idv).

L'obiettivo è colmare il vuoto legislativo nel settore delle tecnologie genetiche in agricoltura e salvare dalla coltivazione intensiva e industriale i sistemi agrari di tipo tradizionale tipici. Per questo - dicono i sottoscrittori - si ritiene obbligatoria l'applicazione del principio di precauzione, dell'azione preventiva e del consenso informato. Il provvedimento si compone di 14 articoli e tende alla conservazione degli ecosistemi e degli habitat naturali, oltre al recupero di specie nel loro ambiente naturale. È la Regione, così come definito negli articoli 1 e 2, a dover prevenire i possibili danni per il sistema agricolo, per la salute umana e l'ambiente derivanti da coltivazioni ed allevamento di organismi geneticamente modificati.

(immagini tv)

L'articolo 3 fa divieto di coltivare e usare organismi geneticamente modificati a cielo aperto fuori dalle strutture sperimentali e chiuse; il 4 dispone la rimozione delle piante o sementi vietate e il 5 stabilisce che sia ERSA l'autorità competente per la certificazione.

Per proteggere le categorie più esposte dal punto di vista della salute, l'articolo 6 vieta la somministrazione di prodotti contenenti o ottenuti da OGM nelle mense scolastiche e prescolastiche, negli ospedali e nei luoghi di cura. Divieto esteso alle mense degli uffici pubblici sui quali ha competenza la Regione.

Con l'articolo 7 i commercianti che vendono cibo (anche per animali) saranno obbligati a verificare la corretta etichettatura. I prodotti contenenti OGM oltre la soglia dello 0,9% dovranno essere esposti al pubblico in modo chiaro e separati dai prodotti esenti da OGM. La Regione redarrà annualmente un elenco di esercizi che commercializzano esclusivamente alimenti esenti da OGM o prodotti derivati.

L'articolo 8 prevede che la Regione riconosca titolo preferenziale alle ricerche - che essa stessa promuoverà - sulla diversificazione dei sistemi agrari e alle tecniche che realizzano varietà con un più alto grado di diversità; con il 9 si promuovono tecniche di selezione genetica delle piante che utilizzano metodi innovativi, ma ecocompatibili e al 10 si prevedono campagne di informazione ed educazione alimentare.

L'ERSA svolgerà attività di vigilanza e controllo (art. 11) e si istituirà un tavolo tecnico che fornirà indicazioni all'ERSA sui programmi di sorveglianza. L'articolo 12 contiene le sanzioni, il 13 e 14 le norme finanziarie e l'entrata in vigore.