News


PD: Della Mea-Marsilio, sostenere ruolo strategico Agemont

14.01.2011
12:35
(ACON) Trieste, 14 gen - COM/RC - "La Giunta regionale vuole chiudere Agemont"? la domanda è posta dai consiglieri regionali del PD Enzo Marsilio e Sandro Della Mea. E la loro risposta è affermativa, basata sulla relazione di generalità approvata dalla Giunta Tondo il 14 dicembre scorso con la quale, nell'indicare il presidente e il vicepresidente dell'Agenzia per lo sviluppo economico della montagna, si adotta anche una relazione illustrativa degli indirizzi di gestione.

Nella relazione approvata - riportano i due consiglieri - si afferma che occorre riconfigurare il ruolo e la missione di Agemont affinché risulti altresì coerente con le determinazioni che si stanno prefigurando per le Comunità montane e con l'assetto istituzionale delle montagna. Pertanto, la Giunta ritiene necessario valutare un percorso di dismissione della partecipazione regionale in un'ottica di contenimento della spesa e di razionalizzazione dell'assetto delle partecipazioni.

La generalità - proseguono Della Mea e Marsilio - è in netta contraddizione con quanto ripetutamente dichiarato dal presidente Tondo sul rafforzamento di Agemont per rispondere alle necessità del comparto economico della montagna, come peraltro chiesto dalle associazioni di categoria. Di fatto, mentre aumenta la criticità della montagna, continua l'opera di smantellamento dei programmi e dei progetti di sviluppo a essa dedicati. Dopo la paralisi creata con il commisariamento delle Comunità montane, si propone ora di chiudere i rubinetti dei flussi contributivi regionali assegnati ad Agemont, con l'ovvio risultato di ipotecare la chiusura dell'importante agenzia.

Della Mea e Marsilio rivolgono una domanda al presidente Tondo e alla sua maggioranza: come si può promuovere l'avvio e lo sviluppo di iniziative economiche e favorire la valorizzazione delle risorse umane e materiali dei territori montani se si continua a bloccare gli strumenti di gestione territoriale e progettuale di quelle aree?

Se si vuole continuare a far pagare alla montagna scelte elettorali non compiacenti si faccia pure, ma non si creda che la popolazione continui a stare alla finestra, come è successo in occasione del commissariamento degli enti di gestione comprensoriale - sostengono i due esponenti del PD. Al di là delle note sibilline sulla necessità di coerenza con le determinazioni future dell'assetto istituzionale della montagna, ciò che non è sicuramente discutibile, ai fini del sostegno e rilancio dell'economia montana, è l'importanza strategica del ruolo di Agemont, cui bisogna mantenere in capo progetti e risorse.