PD: Della Mea-Marsilio, sostenere ruolo strategico Agemont
(ACON) Trieste, 14 gen - COM/RC - "La Giunta regionale vuole
chiudere Agemont"? la domanda è posta dai consiglieri regionali
del PD Enzo Marsilio e Sandro Della Mea. E la loro risposta è
affermativa, basata sulla relazione di generalità approvata dalla
Giunta Tondo il 14 dicembre scorso con la quale, nell'indicare il
presidente e il vicepresidente dell'Agenzia per lo sviluppo
economico della montagna, si adotta anche una relazione
illustrativa degli indirizzi di gestione.
Nella relazione approvata - riportano i due consiglieri - si
afferma che occorre riconfigurare il ruolo e la missione di
Agemont affinché risulti altresì coerente con le determinazioni
che si stanno prefigurando per le Comunità montane e con
l'assetto istituzionale delle montagna. Pertanto, la Giunta
ritiene necessario valutare un percorso di dismissione della
partecipazione regionale in un'ottica di contenimento della spesa
e di razionalizzazione dell'assetto delle partecipazioni.
La generalità - proseguono Della Mea e Marsilio - è in netta
contraddizione con quanto ripetutamente dichiarato dal presidente
Tondo sul rafforzamento di Agemont per rispondere alle necessità
del comparto economico della montagna, come peraltro chiesto
dalle associazioni di categoria. Di fatto, mentre aumenta la
criticità della montagna, continua l'opera di smantellamento dei
programmi e dei progetti di sviluppo a essa dedicati. Dopo la
paralisi creata con il commisariamento delle Comunità montane, si
propone ora di chiudere i rubinetti dei flussi contributivi
regionali assegnati ad Agemont, con l'ovvio risultato di
ipotecare la chiusura dell'importante agenzia.
Della Mea e Marsilio rivolgono una domanda al presidente Tondo e
alla sua maggioranza: come si può promuovere l'avvio e lo
sviluppo di iniziative economiche e favorire la valorizzazione
delle risorse umane e materiali dei territori montani se si
continua a bloccare gli strumenti di gestione territoriale e
progettuale di quelle aree?
Se si vuole continuare a far pagare alla montagna scelte
elettorali non compiacenti si faccia pure, ma non si creda che la
popolazione continui a stare alla finestra, come è successo in
occasione del commissariamento degli enti di gestione
comprensoriale - sostengono i due esponenti del PD. Al di là
delle note sibilline sulla necessità di coerenza con le
determinazioni future dell'assetto istituzionale della montagna,
ciò che non è sicuramente discutibile, ai fini del sostegno e
rilancio dell'economia montana, è l'importanza strategica del
ruolo di Agemont, cui bisogna mantenere in capo progetti e
risorse.