SA-PRC: Kocijancic, per porto Trieste scelte mirate e stabilità
(ACON) Trieste, 14 gen - COM/AB - Interrogazione alla Giunta
del consigliere regionale Igor Kocijancic (SA-PRC) sul porto di
Trieste e, più in generale, sulle difficoltà dell'intero sistema
portuale.
La crisi dei porti - sottolinea Kocijancic - è arrivata con un
ritardo tecnico inevitabile e prevedibile rispetto a quella
finanziaria, ma adesso si sta abbattendo violentemente sul
sistema portuale italiano. A ciò si aggiunge che le scelte dei
grandi gruppi armatoriali rischiano di danneggiare seriamente gli
scali italiani. In analogia al ricatto delle delocalizzazioni
posto in atto nell'industria, questa prassi sta diventando
quotidiana anche nei traffici marittimi: se per uno stabilimento
Fiat si prevedono investimenti e spostamenti di macchinari e
costruzioni di strutture fisse, nel caso del trasporto marittimo
la delocalizzazione si realizza ogniqualvolta la nave cambia
rotta.
Ed è proprio quanto sta accadendo in questi giorni a Gioia Tauro
- evidenzia il consigliere di SA-PRC - dove il gruppo armatoriale
Maersk rischia di ridurre il primo terminal per il transhipment
del Mediterraneo in un porto fantasma, lo stesso gruppo che,
grazie alle sue enormi capacità nel settore del traffico
container, è anche il soggetto centrale del progetto Unicredit
per il superporto di Monfalcone-Trieste.
A Kocijancic risulta evidente, alla luce di questo scenario, la
necessità inderogabile di mantenere almeno la continuità
amministrativa dell'Autorità Portuale, alla luce dei buoni
risultati ottenuti e considerato che per il porto di Trieste
sarebbe deleterio affrontare il prossimo periodo con un
commissario o, peggio ancora, con una presidenza dimezzata da
probabili e inevitabili ricorsi e controricorsi.
Il consigliere di opposizione ricorda come sia in atto un'azione
di responsabilità a tutela dell'Autorità Portuale nei confronti
di Marina Monassi, attivata dalla Procura della Corte dei Conti,
per cui si potrebbe presentare un problema di illegittimità della
sua nomina nel caso questa precedesse la conclusione dell'azione
in corso.
Kocijancic chiede quindi un intervento diretto del presidente
della Regione per scongiurare un lungo periodo di instabilità
alla guida dell'Autorità Portuale di Trieste, auspica massima
attenzione sui gravi problemi da affrontare e un confronto
autentico sulla valutazione sui progetti in campo e invita lo
stesso Tondo a scongiurare un periodo di polemiche su nomine
discutibili che rispondono solo a logiche spartitorie e di potere
locale, che minerebbe in modo definitivo una risorsa importante
come i porti della nostra regione.