News


SA-PRC: Kocijancic, per porto Trieste scelte mirate e stabilità

14.01.2011
13:09
(ACON) Trieste, 14 gen - COM/AB - Interrogazione alla Giunta del consigliere regionale Igor Kocijancic (SA-PRC) sul porto di Trieste e, più in generale, sulle difficoltà dell'intero sistema portuale.

La crisi dei porti - sottolinea Kocijancic - è arrivata con un ritardo tecnico inevitabile e prevedibile rispetto a quella finanziaria, ma adesso si sta abbattendo violentemente sul sistema portuale italiano. A ciò si aggiunge che le scelte dei grandi gruppi armatoriali rischiano di danneggiare seriamente gli scali italiani. In analogia al ricatto delle delocalizzazioni posto in atto nell'industria, questa prassi sta diventando quotidiana anche nei traffici marittimi: se per uno stabilimento Fiat si prevedono investimenti e spostamenti di macchinari e costruzioni di strutture fisse, nel caso del trasporto marittimo la delocalizzazione si realizza ogniqualvolta la nave cambia rotta.

Ed è proprio quanto sta accadendo in questi giorni a Gioia Tauro - evidenzia il consigliere di SA-PRC - dove il gruppo armatoriale Maersk rischia di ridurre il primo terminal per il transhipment del Mediterraneo in un porto fantasma, lo stesso gruppo che, grazie alle sue enormi capacità nel settore del traffico container, è anche il soggetto centrale del progetto Unicredit per il superporto di Monfalcone-Trieste.

A Kocijancic risulta evidente, alla luce di questo scenario, la necessità inderogabile di mantenere almeno la continuità amministrativa dell'Autorità Portuale, alla luce dei buoni risultati ottenuti e considerato che per il porto di Trieste sarebbe deleterio affrontare il prossimo periodo con un commissario o, peggio ancora, con una presidenza dimezzata da probabili e inevitabili ricorsi e controricorsi.

Il consigliere di opposizione ricorda come sia in atto un'azione di responsabilità a tutela dell'Autorità Portuale nei confronti di Marina Monassi, attivata dalla Procura della Corte dei Conti, per cui si potrebbe presentare un problema di illegittimità della sua nomina nel caso questa precedesse la conclusione dell'azione in corso.

Kocijancic chiede quindi un intervento diretto del presidente della Regione per scongiurare un lungo periodo di instabilità alla guida dell'Autorità Portuale di Trieste, auspica massima attenzione sui gravi problemi da affrontare e un confronto autentico sulla valutazione sui progetti in campo e invita lo stesso Tondo a scongiurare un periodo di polemiche su nomine discutibili che rispondono solo a logiche spartitorie e di potere locale, che minerebbe in modo definitivo una risorsa importante come i porti della nostra regione.