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Citt: Colussi, interrogazione su controlli sulla diossina

17.01.2011
11:06
(ACON) Trieste, 17 gen - COM/ET - Piero Colussi (Citt) ha depositato un'interpellanza nella quale chiede alla Giunta se la politica di prevenzione e controllo della presenza di diossine nella nostra regione è adeguata.

I dati, sostiene il consigliere, parlano chiaro: dall'inventario regionale sulle emissioni in atmosfera 2005 si evince che in regione abbiamo un'emissione di diossine in ambiente pari a più del quadruplo di quello che aveva previsto per lo stesso anno l'Unione europea per l'Italia e cioè 12,75 micro grammi pro capite.

"La rivista medica Lancet - spiega Colussi - sottolinea inoltre come i tumori infantili siano aumentati in Europa negli ultimi trenta anni del circa 1.2% per anno per la fascia d'età tra i 0 e i 12 anni, e dell'1.5% per quella dai 12 ai 19 anni. L'Italia poi, come riportato nel Rapporto 2008 sui tumori infantili, redatto dall'Associazione italiana registri tumori, è al primo posto in Europa per incremento nell'incidenza di cancro nei bambini".

Con queste premesse e alla luce dei recenti scandali di contaminazioni alimentari, Colussi ha chiesto dunque alla Giunta se la politica di prevenzione e controllo della presenza di diossine in regione sia adeguata.

"La contaminazione da diossina di polli, uova e maiali - continua Colussi - viene fatta risalire alla somministrazione di mangimi contaminati da olii industriali ed altri inquinanti. Questa interpretazione, però, rischia di oscurare un'altra recente notizia circa la contaminazione, oltre i limiti consentiti dalla legge, di ben il 28% di polli allevati all'aperto in Germania e dunque esposti alle ricadute di impianti industriali produttori di diossine.

"Mettendo insieme tutte queste informazioni, credo sia corretto sapere quali e quanti controlli per diossine e diossine simili sono stati eseguiti al suolo e su alimenti e derivati in Friuli Venezia Giulia nell'anno 2010; quali sono stati i risultati ottenuti; quali sono stati i provvedimenti adottati in caso di contaminazione oltre i livelli consentiti; quali zone della regione sono considerate a rischio per contaminazione da diossine e diossine simili.

"Visti i recenti fatti - spiega il consigliere - è responsabile chiedersi se esiste una politica regionale di prevenzione con controllo della presenza di diossine e diossine simili nel latte materno e, soprattutto - conclude Colussi motivando l'interpellanza - quali sono i provvedimenti adottati per verificare che non abbiano avuto ingresso nella nostra regione alimenti e derivati contaminati da diossine e diossine simili dalla Germania".