Citt: Colussi, interrogazione su controlli sulla diossina
(ACON) Trieste, 17 gen - COM/ET - Piero Colussi (Citt) ha
depositato un'interpellanza nella quale chiede alla Giunta se la
politica di prevenzione e controllo della presenza di diossine
nella nostra regione è adeguata.
I dati, sostiene il consigliere, parlano chiaro: dall'inventario
regionale sulle emissioni in atmosfera 2005 si evince che in
regione abbiamo un'emissione di diossine in ambiente pari a più
del quadruplo di quello che aveva previsto per lo stesso anno
l'Unione europea per l'Italia e cioè 12,75 micro grammi pro
capite.
"La rivista medica Lancet - spiega Colussi - sottolinea inoltre
come i tumori infantili siano aumentati in Europa negli ultimi
trenta anni del circa 1.2% per anno per la fascia d'età tra i 0 e
i 12 anni, e dell'1.5% per quella dai 12 ai 19 anni. L'Italia
poi, come riportato nel Rapporto 2008 sui tumori infantili,
redatto dall'Associazione italiana registri tumori, è al primo
posto in Europa per incremento nell'incidenza di cancro nei
bambini".
Con queste premesse e alla luce dei recenti scandali di
contaminazioni alimentari, Colussi ha chiesto dunque alla Giunta
se la politica di prevenzione e controllo della presenza di
diossine in regione sia adeguata.
"La contaminazione da diossina di polli, uova e maiali - continua
Colussi - viene fatta risalire alla somministrazione di mangimi
contaminati da olii industriali ed altri inquinanti. Questa
interpretazione, però, rischia di oscurare un'altra recente
notizia circa la contaminazione, oltre i limiti consentiti dalla
legge, di ben il 28% di polli allevati all'aperto in Germania e
dunque esposti alle ricadute di impianti industriali produttori
di diossine.
"Mettendo insieme tutte queste informazioni, credo sia corretto
sapere quali e quanti controlli per diossine e diossine simili
sono stati eseguiti al suolo e su alimenti e derivati in Friuli
Venezia Giulia nell'anno 2010; quali sono stati i risultati
ottenuti; quali sono stati i provvedimenti adottati in caso di
contaminazione oltre i livelli consentiti; quali zone della
regione sono considerate a rischio per contaminazione da diossine
e diossine simili.
"Visti i recenti fatti - spiega il consigliere - è responsabile
chiedersi se esiste una politica regionale di prevenzione con
controllo della presenza di diossine e diossine simili nel latte
materno e, soprattutto - conclude Colussi motivando
l'interpellanza - quali sono i provvedimenti adottati per
verificare che non abbiano avuto ingresso nella nostra regione
alimenti e derivati contaminati da diossine e diossine simili
dalla Germania".