PD: Menis, sostegno per le cure odontoiatriche pubbliche
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/AB - Nell'era degli affari d'oro
per le cliniche dentistiche low cost può sembrare un controsenso,
eppure la proposta di approfondire il tema dell'odontoiatria
sociale pubblica - avanzata qualche giorno fa e formalizzata nel
corso dell'ultima sessione di bilancio - ha già raccolto diversi
apprezzamenti.
A farsene promotore, il consigliere regionale del Partito
Democratico Paolo Menis, che ha ricordato come i più recenti
rapporti statistici segnalino una preoccupante diminuzione del
ricorso alle cure dentistiche e odontoiatriche da parte dei
cittadini a causa degli elevati costi che esse comportano.
Non tutti rinunciano a curarsi - sottolinea Menis - molti
semplicemente scelgono di farlo in maniera diversa, andando
all'estero (non si contano i siti che offrono pacchetti completi
di pernottamento e una serie di altre offerte di natura turistica
che poco hanno a che fare con l'aspetto sanitario delle cure)
oppure rivolgendosi agli operatori low cost.
Nessun pregiudizio verso questi ultimi - precisa Menis - che
sicuramente annoverano tra le loro fila stimati professionisti.
Tuttavia, stando ai dati forniti dall'Ordine dei medici chirurghi
e odontoiatri di Udine, le richieste di indennizzo verso la
categoria sono aumentate del 400% in due anni e il 70% dei
contenziosi riguarda dentisti che lavorano nel low-cost
nonostante essi, in cifra assoluta, rappresentino solo un decimo
di tutti i dentisti che esercitano la professione.
C'è dunque più di qualche zona d'ombra su cui è bene fare
chiarezza, nel primario interesse proprio di quei medici che
operano con scrupolo e nel rispetto delle normative.
Oltre a garantire il rispetto delle regole, una Regione che ha a
cuore la salute dei cittadini dovrebbe fare di più. In
particolare andrebbe approfondito il tema dell'odontoiatria
sociale pubblica. Obiettivo, verificare se e come gli enti
pubblici possono intervenire a sostegno delle spese che i
cittadini sono costretti a sostenere per questa tipologia di
cure, come ottimizzarle e se sia possibile, a certe condizioni,
contribuire a una loro riduzione.
In altre parole - sottolinea Menis - si tratta di capire in che
modo la Regione possa intervenire per abbattere questi oneri che
spesso finiscono per rappresentare un ostacolo alla tutela di un
bene fondamentale come quello della salute. Le strade possibili
sono due: si può ragionare se introdurre queste spese all'interno
di quelle che andranno inserite nella copertura della proposta di
legge attualmente in discussione in III Commissione consiliare,
che prevede l'istituzione di un fondo per la concessione di
contributi a sostegno di rilevanti spese sanitarie, o se sia più
opportuno predisporre un piano con specifiche azioni che uniscano
prevenzione e cure agevolate verso le fasce più sensibili della
popolazione. O, ancora, se sia possibile seguire entrambe le
strade.
Pensiamo ad esempio a coloro che hanno subito un trapianto
d'organo che molto spesso, a causa delle cure a cui sono
sottoposti, devono ricorrere a lunghi e costosi interventi
proprio in ambito odontoiatrico. Con loro - conclude Menis - si
potrebbe iniziare la sperimentazione di un percorso agevolato,
coinvolgendo le associazioni di riferimento, operazione che
permetterebbe una prima analisi sulla fattibilità del progetto.
AB