News


PD: Menis, sostegno per le cure odontoiatriche pubbliche

18.01.2011
14:39
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/AB - Nell'era degli affari d'oro per le cliniche dentistiche low cost può sembrare un controsenso, eppure la proposta di approfondire il tema dell'odontoiatria sociale pubblica - avanzata qualche giorno fa e formalizzata nel corso dell'ultima sessione di bilancio - ha già raccolto diversi apprezzamenti.

A farsene promotore, il consigliere regionale del Partito Democratico Paolo Menis, che ha ricordato come i più recenti rapporti statistici segnalino una preoccupante diminuzione del ricorso alle cure dentistiche e odontoiatriche da parte dei cittadini a causa degli elevati costi che esse comportano. Non tutti rinunciano a curarsi - sottolinea Menis - molti semplicemente scelgono di farlo in maniera diversa, andando all'estero (non si contano i siti che offrono pacchetti completi di pernottamento e una serie di altre offerte di natura turistica che poco hanno a che fare con l'aspetto sanitario delle cure) oppure rivolgendosi agli operatori low cost.

Nessun pregiudizio verso questi ultimi - precisa Menis - che sicuramente annoverano tra le loro fila stimati professionisti. Tuttavia, stando ai dati forniti dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Udine, le richieste di indennizzo verso la categoria sono aumentate del 400% in due anni e il 70% dei contenziosi riguarda dentisti che lavorano nel low-cost nonostante essi, in cifra assoluta, rappresentino solo un decimo di tutti i dentisti che esercitano la professione.

C'è dunque più di qualche zona d'ombra su cui è bene fare chiarezza, nel primario interesse proprio di quei medici che operano con scrupolo e nel rispetto delle normative. Oltre a garantire il rispetto delle regole, una Regione che ha a cuore la salute dei cittadini dovrebbe fare di più. In particolare andrebbe approfondito il tema dell'odontoiatria sociale pubblica. Obiettivo, verificare se e come gli enti pubblici possono intervenire a sostegno delle spese che i cittadini sono costretti a sostenere per questa tipologia di cure, come ottimizzarle e se sia possibile, a certe condizioni, contribuire a una loro riduzione.

In altre parole - sottolinea Menis - si tratta di capire in che modo la Regione possa intervenire per abbattere questi oneri che spesso finiscono per rappresentare un ostacolo alla tutela di un bene fondamentale come quello della salute. Le strade possibili sono due: si può ragionare se introdurre queste spese all'interno di quelle che andranno inserite nella copertura della proposta di legge attualmente in discussione in III Commissione consiliare, che prevede l'istituzione di un fondo per la concessione di contributi a sostegno di rilevanti spese sanitarie, o se sia più opportuno predisporre un piano con specifiche azioni che uniscano prevenzione e cure agevolate verso le fasce più sensibili della popolazione. O, ancora, se sia possibile seguire entrambe le strade.

Pensiamo ad esempio a coloro che hanno subito un trapianto d'organo che molto spesso, a causa delle cure a cui sono sottoposti, devono ricorrere a lunghi e costosi interventi proprio in ambito odontoiatrico. Con loro - conclude Menis - si potrebbe iniziare la sperimentazione di un percorso agevolato, coinvolgendo le associazioni di riferimento, operazione che permetterebbe una prima analisi sulla fattibilità del progetto. AB