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PD: Marsilio-Della Mea su possibile chiusura Agemont

18.01.2011
16:29
(ACON) Trieste, 18 gen - COM/MPB - "Ciò che sembrava solo una eventualità pare invece diventare una seria realtà. Tondo vuole chiudere Agemont. La conferma di quanto preannunciato in Giunta con l'approvazione di una generalità è arrivata dal presidente stesso che dai microfoni di un'emittente regionale ha dichiarato che Agemont non avrebbe sortito i risultati sperati per la montagna per cui la Regione potrebbe anche decidere la sua liquidazione".

A sottolinearlo sono i consiglieri del PD Sandro Della Mea e Enzo Marsilio, che in merito hanno presentato un'interrogazione e diffuso una nota.

I due consiglieri vogliono sapere dal presidente della Regione se l'attuale maggioranza intenda davvero liquidare Agemont Spa, proseguendo di fatto con l'opera di smantellamento degli strumenti di gestione territoriale e di investimento progettuale delle aree montane. Chiedono inoltre come l'attuale maggioranza intenda promuovere l'avvio e lo sviluppo di iniziative economiche e favorire la valorizzazione delle risorse umane e materiali dei territori montani se si ipotizza la chiusura dell'importante Agenzia economica della montagna proprio quando servirebbero altre determinazioni dato l'aggravarsi delle criticità, anche per il protrarsi del Commissariamento delle Comunità Montane. Infine, chiedono se corrisponda al vero che l'Amministrazione regionale intende affidare al Cosint-Consorzio industriale di Tolmezzo competenze e ruoli attualmente in capo ad Agemont.

Nella nota diffusa, Della Mea e Marsilio commentano che "ancora una volta è l'incoerenza e la confusione a caratterizzare l'attività amministrativa dell'attuale maggioranza".

"A parte il fatto che le ultime affermazioni sono in netta contraddizione con quanto ripetutamente dichiarato in precedenza dal presidente stesso, resta da capire a cosa doveva servire tutto il lavoro svolto in questi mesi per modificare lo statuto di Agemont per chiarirne ruolo e missione, iter conclusosi di recente con la definizione di un nuovo assetto, quando in realtà la Regione programmava il suo disimpegno e quindi la chiusura dell'Agenzia.

"Ciò che risulta sempre più chiaro è solo l'opera di smantellamento in atto degli strumenti di gestione e di investimento che operano nei territori montani. È lecito a questo punto domandarsi quale sia la logica di certe scelte che possono solo aggravare ulteriormente la situazione di criticità delle zone montane. Dopo la paralisi provocata dall'eccessivo protrarsi del commissariamento delle Comunità Montana, dove si vuole parare con la chiusura di Agemont?", si chiedono i due consiglieri che in attesa della dura reazione del mondo economico e istituzionale della montagna domandano che associazioni di categoria e imprenditori dicano cosa ne pensano.