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Pens: Ferone, Tondo intervenga contro recupero bonus incapienti

20.01.2011
17:40
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/ET - "Molti pensionati - fa sapere il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone - stanno ricevendo dall'Agenzia delle entrate la richiesta di restituzione di 150 euro, più sanzioni e interessi, perché non avevano diritto al bonus che era riservato agli incapienti, cioè coloro che per bassissimo reddito non pagano neppure un euro di tasse.

"La decisione di erogare questo bonus - ricorda il consigliere - fu del Governo Prodi, nell'autunno del 2007, proprio per venire incontro ai più poveri. Per ottenerlo non era necessario presentare alcuna domanda dal momento che, ai pensionati e ai lavoratori dipendenti, venivano attribuiti direttamente, in busta paga o sul cedolino della pensione, come detrazione fiscale.

"Per questa operazione furono spesi 2 miliardi di euro - sottolinea Ferone - e, secondo quanto dichiarato dall'allora ministro alle Finanze, Vincenzo Visco, i beneficiari erano più di 12 milioni.

"Ora, a distanza di qualche anno, l'Agenzia delle Entrate rileva un errore che riguarderebbe circa 50mila persone in tutta Italia, fra cui anche pensionati e lavoratori della nostra regione.

"L'errore sarebbe nato - spiega Ferone - dal fatto che il bonus fu attribuito dall'INPS sulla base di documentazione vecchia di anni e, in alcuni casi, non rispecchiante più le reali condizioni dei soggetti interessati e questo ha comportato l'attribuzione dei 150 euro anche a chi non ne aveva diritto.

"Da notizie di stampa - continua il consigliere - si apprende che l'Agenzia delle entrate avrebbe deciso che, per chi ha ricevuto il bonus incolpevolmente, non viene applicata alcuna sanzione, potrà restituire i 150 euro anche a rate".

Ferone fa sapere che il Partito Pensionati ha trasmesso al ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, una nota nella quale chiede che sia revocata ogni richiesta di recupero del bonus nei confronti dei pensionati che hanno ricevuto tale somma in perfetta buonafede, non avendo dichiarato il falso e che non avevano avanzato alcuna richiesta, essendo tale somma attribuita d'ufficio.

"Si tratta, nella quasi totalità dei casi, di pensionati che già vivono in enormi difficoltà - dice Ferone - e anche il recupero rateizzato di 150 euro può creare ulteriori dissesti in economie familiari già estremamente precarie ed in forte disagio".

Un'ulteriore nota è stata trasmessa da Ferone al presidente della Regione, Renzo Tondo, affinché intervenga presso il ministro dell'Economia e delle Finanze per associarsi a quanti chiedono la revoca del provvedimento di recupero dell'importo del bonus incapienti.