Pens: Ferone, Tondo intervenga contro recupero bonus incapienti
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/ET - "Molti pensionati - fa sapere
il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone -
stanno ricevendo dall'Agenzia delle entrate la richiesta di
restituzione di 150 euro, più sanzioni e interessi, perché non
avevano diritto al bonus che era riservato agli incapienti, cioè
coloro che per bassissimo reddito non pagano neppure un euro di
tasse.
"La decisione di erogare questo bonus - ricorda il consigliere -
fu del Governo Prodi, nell'autunno del 2007, proprio per venire
incontro ai più poveri. Per ottenerlo non era necessario
presentare alcuna domanda dal momento che, ai pensionati e ai
lavoratori dipendenti, venivano attribuiti direttamente, in busta
paga o sul cedolino della pensione, come detrazione fiscale.
"Per questa operazione furono spesi 2 miliardi di euro -
sottolinea Ferone - e, secondo quanto dichiarato dall'allora
ministro alle Finanze, Vincenzo Visco, i beneficiari erano più di
12 milioni.
"Ora, a distanza di qualche anno, l'Agenzia delle Entrate rileva
un errore che riguarderebbe circa 50mila persone in tutta Italia,
fra cui anche pensionati e lavoratori della nostra regione.
"L'errore sarebbe nato - spiega Ferone - dal fatto che il bonus
fu attribuito dall'INPS sulla base di documentazione vecchia di
anni e, in alcuni casi, non rispecchiante più le reali condizioni
dei soggetti interessati e questo ha comportato l'attribuzione
dei 150 euro anche a chi non ne aveva diritto.
"Da notizie di stampa - continua il consigliere - si apprende che
l'Agenzia delle entrate avrebbe deciso che, per chi ha ricevuto
il bonus incolpevolmente, non viene applicata alcuna sanzione,
potrà restituire i 150 euro anche a rate".
Ferone fa sapere che il Partito Pensionati ha trasmesso al
ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, una nota
nella quale chiede che sia revocata ogni richiesta di recupero
del bonus nei confronti dei pensionati che hanno ricevuto tale
somma in perfetta buonafede, non avendo dichiarato il falso e che
non avevano avanzato alcuna richiesta, essendo tale somma
attribuita d'ufficio.
"Si tratta, nella quasi totalità dei casi, di pensionati che già
vivono in enormi difficoltà - dice Ferone - e anche il recupero
rateizzato di 150 euro può creare ulteriori dissesti in economie
familiari già estremamente precarie ed in forte disagio".
Un'ulteriore nota è stata trasmessa da Ferone al presidente della
Regione, Renzo Tondo, affinché intervenga presso il ministro
dell'Economia e delle Finanze per associarsi a quanti chiedono la
revoca del provvedimento di recupero dell'importo del bonus
incapienti.