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Pdl:Cargnelutti, tutelare personale assistenziale di Promoservice

27.01.2011
15:18
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/MPB - "Tutelare il personale di Promoservice srl che, da quando la società è stata posta in liquidazione, vive in una preoccupante situazione di totale precarietà pur rivestendo un ruolo assai delicato e insostituibile per l'assistenza agli anziani".

A chiederlo è il consigliere regionale del Pdl Paride Cargnelutti in un'interrogazione urgente al presidente della Regione Renzo Tondo e all'assessore regionale alle Politiche Sociali Vladimir Kosic.

"Alcuni anni fa - rileva Cargnelutti - l'ASP La Quiete di Udine, assieme alla Fondazione Muner De Giudici di Pradamano e alla Casa di Riposo G. Sirch di San Pietro al Natisone, ha costituito la Società Promoservice srl con lo scopo di gestire servizi di assistenza presso le strutture per anziani dipendenti dalle tre realtà assistenziali pubbliche".

"Come appreso da notizie di stampa, la società Promoservice è stata posta in liquidazione, in quanto sarebbe stato accertato l'obbligo del pagamento dell'IVA sulle prestazioni effettuate dalla stessa società verso le tre realtà assistenziali. Liquidazione che ha provocato comprensibili e gravi disagi ai circa duecento dipendenti".

"Per il personale ex Promoservice operante presso La Quiete - prosegue l'esponente del Pdl - l'intendimento sarebbe quello di farlo assumere, sempre a titolo precario, dalla Fondazione Hoffman Morpurgo (controllata dalla stessa ASP La Quiete), al fine di evitare il pagamento dell'IVA, visto che le Onlus non sono soggette a questo tipo di imposta".

"Una soluzione che sembra privilegiare il solo aspetto dell'esenzione dell'IVA, trascurando la situazione del personale che si trova ad operare in stato di precarietà nonostante il delicato ruolo assistenziale che svolge".

"Per questo - conclude Cargnelutti - chiedo al presidente Tondo e all'assessore Kosic innanzitutto se le notizie riportate dalla stampa corrispondano al vero e se l'amministrazione regionale intenda assumere provvedimenti per la tutela del suddetto personale operante nell'ambito di strutture pubbliche di assistenza, e ciò al fine di favorire la loro assunzione con modalità tali da assicurare una tranquillità nel rapporto di lavoro".