CR: ddl finanziamenti Università, relatore minoranza Colussi (6)
(ACON) Trieste, 1 feb - MPB - Per il relatore di minoranza
Piero Colussi (Citt) favorire la costruzione di "sistemi
regionali", in particolare in ambiti importanti come la
formazione e la ricerca, rappresentato dalle Università, è un
obiettivo funzionale alla strategia di sviluppo armonico della
nostra regione. Ciò impegna ad aumentare la competitività
complessiva del costituendo sistema universitario regionale
rispetto ai sistemi extraregionali (incentivando collaborazioni e
iniziative congiunte e premiando le eccellenze sviluppate dai
diversi enti) e a razionalizzare i finanziamenti al sistema
universitario, anche per aumentare la capacità di attrazione di
risorse finanziarie non regionali.
Quanto ai meccanismi operativi per raggiungere gli obiettivi,
Colussi segnala alcune criticità contenute nel disegno di legge.
Una riguarda la valutazione dei risultati attesi, propedeutica a
un'equa erogazione delle premialità, e non deve risolversi, per
il relatore, in un sistema autoreferenziale. Quanto al tema del
sottofinanziamento statale di cui soffre l'ateneo friulano,
l'Aula deve elaborare una soluzione concreta e, insieme,
compatibile con la struttura premiale del nuovo sistema. Altro
nodo, la partecipazione dei Consorzi universitari all'organo di
governo del sistema. Secondo Colussi essi dovrebbero poter
partecipare senza diritto di voto. Le resistenze a ciò andrebbero
discusse con la partecipazione dei Consorzi. Per questo il
relatore ritiene che la Conferenza debba ricercare continuamente
una sintesi virtuosa per arrivare a una diffusione territoriale
sostenibile del sistema universitario regionale.
Infine, critico il relatore su ipotesi ventilate riguardo la
reale portata del provvedimento e la possibilità di ampliare il
suo raggio di azione in tema di diritto allo studio arrivando
anche alla proposta di soppressione degli Erdisu regionali. Se
nel merito i Cittadini sono disponibili a valutare senza
pregiudizi ogni ipotesi di razionalizzazione, quand'anche ciò
comportasse una diversa architettura istituzionale rispetto
all'attuale, sul piano del metodo ritengono inopportuno che tale
tema venga affrontato in Aula senza una preliminare e
approfondita analisi in sede di Commissione.
(segue)