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CR: ddl finanziamenti Università, relatore minoranza Colussi (6)

01.02.2011
14:04
(ACON) Trieste, 1 feb - MPB - Per il relatore di minoranza Piero Colussi (Citt) favorire la costruzione di "sistemi regionali", in particolare in ambiti importanti come la formazione e la ricerca, rappresentato dalle Università, è un obiettivo funzionale alla strategia di sviluppo armonico della nostra regione. Ciò impegna ad aumentare la competitività complessiva del costituendo sistema universitario regionale rispetto ai sistemi extraregionali (incentivando collaborazioni e iniziative congiunte e premiando le eccellenze sviluppate dai diversi enti) e a razionalizzare i finanziamenti al sistema universitario, anche per aumentare la capacità di attrazione di risorse finanziarie non regionali.

Quanto ai meccanismi operativi per raggiungere gli obiettivi, Colussi segnala alcune criticità contenute nel disegno di legge. Una riguarda la valutazione dei risultati attesi, propedeutica a un'equa erogazione delle premialità, e non deve risolversi, per il relatore, in un sistema autoreferenziale. Quanto al tema del sottofinanziamento statale di cui soffre l'ateneo friulano, l'Aula deve elaborare una soluzione concreta e, insieme, compatibile con la struttura premiale del nuovo sistema. Altro nodo, la partecipazione dei Consorzi universitari all'organo di governo del sistema. Secondo Colussi essi dovrebbero poter partecipare senza diritto di voto. Le resistenze a ciò andrebbero discusse con la partecipazione dei Consorzi. Per questo il relatore ritiene che la Conferenza debba ricercare continuamente una sintesi virtuosa per arrivare a una diffusione territoriale sostenibile del sistema universitario regionale.

Infine, critico il relatore su ipotesi ventilate riguardo la reale portata del provvedimento e la possibilità di ampliare il suo raggio di azione in tema di diritto allo studio arrivando anche alla proposta di soppressione degli Erdisu regionali. Se nel merito i Cittadini sono disponibili a valutare senza pregiudizi ogni ipotesi di razionalizzazione, quand'anche ciò comportasse una diversa architettura istituzionale rispetto all'attuale, sul piano del metodo ritengono inopportuno che tale tema venga affrontato in Aula senza una preliminare e approfondita analisi in sede di Commissione.

(segue)