CR: approvata legge Università (3)
(ACON) Trieste, 2 feb - RC - L'Aula si è espressa con 44 voti a
favore e 3 voti di astensione (Antonaz e Kocijancic di SA-PRC e
Brandolin del PD), nessun contrario, alla legge sul finanziamento
al sistema universitario.
Così le indicazioni dei consiglieri:
Roberto Antonaz (SA-PRC): occasione sprecata, legge che cambierà
molto poco perché non si interviene sulla ricerca, si è evitato
di trattare l'unificazione degli Erdisu (gli enti per il diritto
allo studio universitario), è la montagna che ha partorito il
topolino.
Paolo Menis (PD): iter difficile con continui rinvii della
Commissione, il testo è arrivato nel momento meno opportuno vista
la riforma nazionale, non si parla di strategie nè di
prospettive, ma per quanto accolto in Aula il PD voterà a favore.
Piero Colussi (Citt): esito positivo della legge, scommessa per
il futuro delle due Università regionali, si è avviato un
percorso nuovo, introdotta la premialità all'eccellenza, la
Conferenza del sistema universitario costringe a un tavolo i 5
soggetti riconosciuti e la Regione.
Alessandro Corazza (Idv): gli equilibri all'interno del Pdl hanno
condizionato la legge, ma è stata migliorata in Aula anche se si
poteva osare di più, pasticcio di emendamenti, si doveva
cominciare a ragionare in termini di sistema anche sulla base
della riforma Germini.
Alessia Rosolen (Misto): voto favorevole del Gruppo perché da
oggi si riconosce il ruolo di coordinamento e di indirizzo della
Regione e quello centrale della ricerca, si premia la
competitività del sistema universitario, si incentivano le
collaborazioni, si aumenta la capacità di attrazione di risorse,
non si è però affrontato il tema del diritto allo studio.
Piero Camber (Pdl): passo avanti nel nome della collaborazione
tra gli atenei, razionalizzato il sistema universitario e il
sistema di finanziamento, aumentati i contributi regionali,
coinvolti gli studenti e i due consorzi di Gorizia e Pordneone
che non hanno sede in quei territori,
(segue)