CR: mozione Idv su sostenibilità finanza pubblica (1)
(ACON) Trieste, 3 feb - MPB - I lavori del Consiglio regionale
si sono iniziati con la mozione presentata dai consiglieri
regionali di Idv Enio Agnola e Alessandro Corazza per far valere
l'insostenibilità da parte della Regione a concorrere agli
obiettivi della finanza pubblica per l'anno 2011.
Con questo atto il Consiglio intende impegnare il presidente
della Regione e la Giunta a intervenire immediatamente presso il
ministero Tremonti per l'economia affinché il Friuli Venezia
Giulia sia esonerata dall'obbligo di diminuzione di spesa di 70
milioni di euro.
Agnola e Corazza ricordano che, in base al Decreto legge n. 78
del maggio 2010, le Regioni a statuto speciale e le Province
autonome di Trento e Bolzano concorrono alla realizzazione degli
obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2011-2013 per la
cifra di 500 milioni di euro per l'anno 2011 e 1.000 milioni di
euro annui a decorrere dall'anno 2012 e che il Friuli Venezia
Giulia è chiamato, a contribuire, secondo i criteri di
ripartizione dei pesi fra le Regioni Speciali, appunto con la
quota di 70 milioni.
Nel 2009, nella Finanziaria regionale è stata ridotta la spesa
corrente del 10%, cioè più di 200 milioni di euro; nel 2010 la
riduzione delle spese è stata di 230 milioni per un totale di
risparmi di oltre 400 milioni, risultato di una politica di
estremo rigore e responsabilità dovuta alla crisi
economico-finanziaria.
I due consiglieri evidenziano - a sostegno della mozione - che le
Regioni a Statuto Speciale Trentino Alto Adige e Val d'Aosta
mantengono privilegi in termini di compartecipazione alle entrate
tributarie largamente superiori a quelli previsti per nostra
Regione e che la Regione Sicilia, ad esempio, in termini
assoluti, ha nel 2010 speso 550 milioni in più rispetto al
contenimento previsto dal Patto di Stabilità del 2009 (come
evidenziato dalla Corte dei Conti nella relazione sulla gestione
finanziaria delle Regioni nel 2008 e nel 2009). E sottolineano
che lo sforzo chiesto nelle precedenti leggi finanziarie ai
cittadini del Friuli Venezia Giulia era servito per mettere al
riparo la capacità d'intervento e accompagnare la ripresa senza
ricorrere al debito.
Per questi motivi, e con questi dati, ritengono inaccettabile e
insostenibile che una Regione in cui la riduzione di spesa in
rapporto alle proprie possibilità è stato estremamente rilevante
debba essere punita da una ulteriore richiesta di tagli,
nonostante il virtuosismo operato nei due precedenti anni,
rischiando di compromettere la ripresa economica e sociale nel
proprio territorio con la sottrazione di risorse fondamentali a
settori già penalizzati nel recente passato.
(foto; immagini)
(segue)