PD: Brussa, no a chiusura redazione Gorizia Messaggero Veneto
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - Il previsto prossimo passaggio
al formato tabloid dei quotidiani regionali Il Piccolo e
Messaggero Veneto, che fanno riferimento al Gruppo
Espresso-Repubblica, rischia di comportare la chiusura della
redazione goriziana del Messaggero Veneto, oltre che il taglio di
6 redattori per ognuna delle due testate.
Una scelta aziendale che, come ha ricordato il consigliere
regionale del PD Franco Brussa in un'interrogazione presentata al
presidente della Regione Renzo Tondo, "appare del tutto in
contraddizione rispetto all'ambizione dell'editore di rilanciare
i due quotidiani che, va ricordato, rappresentano le testate
leader nelle rispettive aree di diffusione".
Per il rappresentante del PD, il piano illustrato dall'editore
nelle scorse settimane costituisce "una grave perdita di
professionalità, in un momento in cui il mondo del lavoro
attraversa una delle sue peggiori crisi. La provincia di Gorizia,
in particolare, già oggi penalizzata dalle politiche regionali in
campo sanitario, culturale ed economico, vedrebbe spegnersi una
voce autorevole di testimonianza e di rappresentazione del suo
territorio, oltre che sede di confronto e di dibattito quale è la
redazione del Messaggero Veneto del capoluogo isontino".
Brussa, sottolineando che tutto ciò avverrebbe in un momento in
cui Regione e Governo nazionale intendono assegnare a Gorizia un
ruolo nelle rispettive azioni di politica internazionale, ha
chiesto quindi al presidente Tondo "quali iniziative urgenti
intende assumere nei confronti della proprietà per scongiurare
l'ipotesi di soppressione della sede della redazione goriziana
del Messaggero Veneto, oltre che del taglio di 12 redattori delle
due testate".
All'interrogazione ha risposto l'assessore alle attività
produttive Federica Seganti, che ha spiegato come la ragione
della chiusura della redazione goriziana sia riferita al fatto
economico relativo al costo sproporzionato rispetto al numero di
copie vendute. "Una risposta superficiale, perché l'assessore
Seganti si è limitata a dire che avrebbe parlato con
l'amministratore delegato Marco Moroni. Ho contestato tale
risposta - conclude Brussa - anche perché si sa bene che il
Messaggero Veneto è un giornale che complessivamente fa molti
utili e appare anacronistico chiudere la redazione goriziana
proprio nel momento in cui la stampa del quotidiano verrà
effettuata nel nuovo centro stampa di Villesse. Per non dire poi
della penalizzazione dei giornalisti operanti a Gorizia e
soprattutto dei tanti collaboratori, che perderanno il loro pur
precario lavoro".