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PD: Brussa, no a chiusura redazione Gorizia Messaggero Veneto

03.02.2011
12:17
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - Il previsto prossimo passaggio al formato tabloid dei quotidiani regionali Il Piccolo e Messaggero Veneto, che fanno riferimento al Gruppo Espresso-Repubblica, rischia di comportare la chiusura della redazione goriziana del Messaggero Veneto, oltre che il taglio di 6 redattori per ognuna delle due testate.

Una scelta aziendale che, come ha ricordato il consigliere regionale del PD Franco Brussa in un'interrogazione presentata al presidente della Regione Renzo Tondo, "appare del tutto in contraddizione rispetto all'ambizione dell'editore di rilanciare i due quotidiani che, va ricordato, rappresentano le testate leader nelle rispettive aree di diffusione".

Per il rappresentante del PD, il piano illustrato dall'editore nelle scorse settimane costituisce "una grave perdita di professionalità, in un momento in cui il mondo del lavoro attraversa una delle sue peggiori crisi. La provincia di Gorizia, in particolare, già oggi penalizzata dalle politiche regionali in campo sanitario, culturale ed economico, vedrebbe spegnersi una voce autorevole di testimonianza e di rappresentazione del suo territorio, oltre che sede di confronto e di dibattito quale è la redazione del Messaggero Veneto del capoluogo isontino".

Brussa, sottolineando che tutto ciò avverrebbe in un momento in cui Regione e Governo nazionale intendono assegnare a Gorizia un ruolo nelle rispettive azioni di politica internazionale, ha chiesto quindi al presidente Tondo "quali iniziative urgenti intende assumere nei confronti della proprietà per scongiurare l'ipotesi di soppressione della sede della redazione goriziana del Messaggero Veneto, oltre che del taglio di 12 redattori delle due testate".

All'interrogazione ha risposto l'assessore alle attività produttive Federica Seganti, che ha spiegato come la ragione della chiusura della redazione goriziana sia riferita al fatto economico relativo al costo sproporzionato rispetto al numero di copie vendute. "Una risposta superficiale, perché l'assessore Seganti si è limitata a dire che avrebbe parlato con l'amministratore delegato Marco Moroni. Ho contestato tale risposta - conclude Brussa - anche perché si sa bene che il Messaggero Veneto è un giornale che complessivamente fa molti utili e appare anacronistico chiudere la redazione goriziana proprio nel momento in cui la stampa del quotidiano verrà effettuata nel nuovo centro stampa di Villesse. Per non dire poi della penalizzazione dei giornalisti operanti a Gorizia e soprattutto dei tanti collaboratori, che perderanno il loro pur precario lavoro".