PD: Marsilio, federalismo e Comuni montani
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - Non sono contrario al
meccanismo federalista previsto dal decreto sul federalismo
municipale - ha dichiarato il consigliere regionale del PD Enzo
Marsilio - purché tenga conto in maniera esplicita della
necessità di introdurre dei correttivi mirati in favore dei
comuni montani, per evitare che vengano relegati in un ruolo di
secondo ordine rispetto alle grandi municipalità.
In montagna si parte da una situazione di profondo svantaggio
che, per erogare i servizi essenziali di prossimità, produce dei
sovra costi strutturali permanenti che si rende indispensabile
compensare con l'introduzione di una cedolare secca. In tal senso
l'Anci ha presentato di recente delle proposte di modifiche in
materia di Irpef e imposta municipale. Si prevede in favore dei
Comuni montani una maggiorazione del 5% sulla compartecipazione
al gettito dell'imposta delle persone fisiche, la garanzia di un
ritorno economico pari al 10% del valore di mercato dell'energia
prodotta dallo sfruttamento delle risorse naturali dei territori.
Se queste richieste vengono accolte, come è già stato anticipato
da fonti autorevoli, allora si può ragionevolmente propendere per
il via libera al decreto, purché tali meccanismi siano verificati
preventivamente con simulazioni concrete, per non creare Comuni
di seria A e di serie B, Comuni già ricchi che diventano più
ricchi (Comuni che contano molte seconde case o zone commerciali
e industriali) e Comuni che attualmente faticano a garantire i
servizi ai cittadini e in futuro rischiano di non poterli più
fare.
La posta in gioco è molto alta - ha concluso Marsilio - con il
rischio che, in assenza di servizi, la gente si trovi costretta
ad abbandonare i paesi più periferici, con tutte le conseguenti
ricadute negative che tutto ciò comporta per quei territori.