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PD: Marsilio, federalismo e Comuni montani

03.02.2011
15:51
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - Non sono contrario al meccanismo federalista previsto dal decreto sul federalismo municipale - ha dichiarato il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio - purché tenga conto in maniera esplicita della necessità di introdurre dei correttivi mirati in favore dei comuni montani, per evitare che vengano relegati in un ruolo di secondo ordine rispetto alle grandi municipalità.

In montagna si parte da una situazione di profondo svantaggio che, per erogare i servizi essenziali di prossimità, produce dei sovra costi strutturali permanenti che si rende indispensabile compensare con l'introduzione di una cedolare secca. In tal senso l'Anci ha presentato di recente delle proposte di modifiche in materia di Irpef e imposta municipale. Si prevede in favore dei Comuni montani una maggiorazione del 5% sulla compartecipazione al gettito dell'imposta delle persone fisiche, la garanzia di un ritorno economico pari al 10% del valore di mercato dell'energia prodotta dallo sfruttamento delle risorse naturali dei territori.

Se queste richieste vengono accolte, come è già stato anticipato da fonti autorevoli, allora si può ragionevolmente propendere per il via libera al decreto, purché tali meccanismi siano verificati preventivamente con simulazioni concrete, per non creare Comuni di seria A e di serie B, Comuni già ricchi che diventano più ricchi (Comuni che contano molte seconde case o zone commerciali e industriali) e Comuni che attualmente faticano a garantire i servizi ai cittadini e in futuro rischiano di non poterli più fare.

La posta in gioco è molto alta - ha concluso Marsilio - con il rischio che, in assenza di servizi, la gente si trovi costretta ad abbandonare i paesi più periferici, con tutte le conseguenti ricadute negative che tutto ciò comporta per quei territori.