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Idv: positivo accoglimento mozione finanza pubblica

03.02.2011
16:01
(ACON) Trieste, 3 feb - COM/AB - Con la mozione promossa da Italia dei Valori e approvata in Aula, il Consiglio regionale ha stabilito di non poter più sopportare provvedimenti di limitazione di spesa da parte del Governo nazionale come quelli che hanno obbligato la Regione a diminuire di 77 milioni di euro le uscite sulla Finanziaria 2011.

Viene inoltre sollecitata la Giunta a intervenire presso il Governo per arrivare in termini urgenti alla sostituzione del dimissionario Collino alla guida della Commissione paritetica Stato-Regione, facendo quindi recuperare all'organismo piena funzionalità.

Sempre in materia di federalismo, la mozione impegna la Giunta a invitare a riferire in Consiglio regionale il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli sullo stato di attuazione del federalismo fiscale e dell'applicazione del titolo V della Costituzione.

I consiglieri regionali dell'Idv Enio Agnola e Alessandro Corazza hanno ricordato che, in base al decreto governativo del maggio 2010, le Regioni a statuto speciale sono state chiamate a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica con un contenimento obbligatorio della spesa che, per la quota di riferimento, è di 77 milioni di euro nel 2011 e di 154 milioni nel prossimo biennio.

La mozione sostiene che il Friuli Venezia Giulia non può accettare questa imposizione in quanto ha già spontaneamente ridotto la spesa di oltre 400 milioni di euro negli anni precedenti.

Agnola sottolinea come le altre Regioni a statuto speciale (Trentino Alto Adige, Val d'Aosta, Sardegna e Sicilia) mantengano vantaggi incomprensibili rispetto alla nostra in termini di maggior compartecipazione ai tributi erariali. Infatti, mentre i bilanci della Regione e degli enti locali soffrono di ristrettezze sempre più acute, nelle altre Regioni si continua a godere di una eccessiva larghezza di spesa che il consigliere dipietrista ha documentato con una serie di esempi e di tabelle.

"La nostra Regione - aggiunge Agnola - si è indebitata per sostenere il peso dell'intero sistema sanitario, che ha procurato negli ultimi 10 anni (salvo gli ultimi due) ampi aumenti di spesa non compensati dai due decimi di maggiore compartecipazione sull'IVA. Questo ha generato di fatto un indebitamento di oltre 800 milioni di euro". Agnola si è poi soffermato sul tema della fiscalità di vantaggio: "Proprio la disparità finanziaria tra le Regioni a statuto speciale sta consentendo al Trentino Alto Adige di avviare un procedimento che consente di attirare capitali e imprese sul territorio, mentre il Friuli Venezia Giulia, che ne avrebbe bisogno più di altro a causa della competitività con Slovenia e Austria, di fatto non è in grado di offrire alle nostre imprese una condizione di tutela rispetto alle sirene d'oltre confine".