CR: pdl attività estrattive, relatore minoranza Pustetto (5)
(ACON) Trieste, 3 feb - MPB - Data la rilevanza costituzionale
della risorsa paesaggio e considerato che la pianificazione
paesaggistica è sovraordinata a quella territoriale urbanistica e
di settore, sarebbe stato più corretto eseguire in primis il
Piano paesaggistico regionale e il Piano di governo del
territorio e solo successivamente inserire il PRAE.
È il parere del relatore di minoranza Stefano Pustetto (SA-SEL)
che ritiene che veder inserire in una legge di manutenzione una
normativa tesa a regolamentare ex novo tutte le attività
estrattive in ambito regionale faccia pensare a una sudditanza
alle richieste del mondo produttivo e imprenditoriale.
Pustetto vede molti rischi e pericoli in queste norme, e a suo
giudizio l'approvazione di alcuni articoli senza modifiche
impedirà ai Comuni e ai cittadini la pur minima possibilità di
contrastare scelte non condivise e imposte dalla Regione.
Pur comprendendo che singoli cittadini o comitati non possano
impedire una qualsiasi trasformazione del territorio, pena la
paralisi di tutto, per il relatore va trovata una formula che
permetta a una maggioranza qualificata di un Comune o di un
territorio di impedire la realizzazione di opere impattanti non
condivise.
Non si può invocare la co-pianificazione parlando di Piano di
governo del territorio ed escludere da ogni processo decisionale
i Comuni quando si tratta del PRAE, avverte Pustetto, per il
quale non risulta chiaro ad esempio se il fabbisogno delle
sostanze minerali si riferisce alle esigenze imprenditoriali o
per gli interventi sul territorio regionale.
La caratteristica di non rinnovabilità della risorsa in questione
e la necessità di ridurre progressivamente il prelievo
richiedono uno sforzo congiunto di programmazione, ha concluso
Pustetto auspicando che i lavori d'Aula portino gli
indispensabili correttivi per un maggiore equilibrio tra le
diverse esigenze.
(segue)