PD: Pupulin, nessuna certezza su fondi statali per ospedali
(ACON) Trieste, 4 feb - COM/MPB - Il consigliere regionale del
PD Paolo Pupulin, in una nota, fa riferimento alla risposta
dell'assessore alle finanze Savino all'interrogazione della
consigliera regionale Piccin della Lega Nord per evidenziare come
sia stato confermato che, per quanto riguarda i trasferimenti
nazionali per gli investimenti programmati dalla Regione negli
ospedali del Friuli Venezia Giulia, non vi sia alcuna certezza e
e tutto sia fermo.
Per Pupulin, che fa in particolare riferimento alla situazione
dell'ospedale di Pordenone, gli 80-90 milioni di euro che
dovevano servire a completare il finanziamento dell'intera opera,
sommati alle risorse messe a bilancio dal Friuli Venezia Giulia,
di cui in più occasioni si era affermata la garanzia certa,
invece nelle stesse valutazioni ufficiali della rappresentante
dell'amministrazione Tondo, farebbero ancora parte d'una
trattativa con il ministro Tremonti, del cui buon esito e sugli
eventuali tempi di erogazione nessuno è in grado di garantire
nulla.
Nella realtà - aggiunge il consigliere - sembra che quella posta
sia stata trasferita ad altri capitoli e che dunque si allontani
sempre più nel tempo la realizzazione di un'opera che, a seguito
della maldestra decisione di mettere nel cassetto il progetto nel
sito attuale, ora deve trovare una difficile e definitiva
soluzione. Quanto ai tempi tecnici indicati dall'assessore, dopo
che sarà deliberato l'effettivo impegno del Governo, sarebbero
necessari circa 5-6 mesi tra progettazioni definitive, varianti
al piano regolatore, acquisizione dei terreni. Per Pupulin si
tratta di un crono programma teorico e velleitario.
Nel frattempo, avverte il consigliere, nessuna firma dell'accordo
di programma, da troppi annunciato a giorni, sarà possibile,
nessuna azione precisa sarà possibile adottare. Tutto fermo in
attesa di uno sblocco di cui nessuno in Regione e a livello
locale è in grado di definire tempi e modalità, sottolinea
Pupulin secondo il quale qualcuno sarà pure chiamato a
rispondere del cumulo di promesse e impegni finora saltati.