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PD: Pupulin, nessuna certezza su fondi statali per ospedali

04.02.2011
15:44
(ACON) Trieste, 4 feb - COM/MPB - Il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin, in una nota, fa riferimento alla risposta dell'assessore alle finanze Savino all'interrogazione della consigliera regionale Piccin della Lega Nord per evidenziare come sia stato confermato che, per quanto riguarda i trasferimenti nazionali per gli investimenti programmati dalla Regione negli ospedali del Friuli Venezia Giulia, non vi sia alcuna certezza e e tutto sia fermo.

Per Pupulin, che fa in particolare riferimento alla situazione dell'ospedale di Pordenone, gli 80-90 milioni di euro che dovevano servire a completare il finanziamento dell'intera opera, sommati alle risorse messe a bilancio dal Friuli Venezia Giulia, di cui in più occasioni si era affermata la garanzia certa, invece nelle stesse valutazioni ufficiali della rappresentante dell'amministrazione Tondo, farebbero ancora parte d'una trattativa con il ministro Tremonti, del cui buon esito e sugli eventuali tempi di erogazione nessuno è in grado di garantire nulla.

Nella realtà - aggiunge il consigliere - sembra che quella posta sia stata trasferita ad altri capitoli e che dunque si allontani sempre più nel tempo la realizzazione di un'opera che, a seguito della maldestra decisione di mettere nel cassetto il progetto nel sito attuale, ora deve trovare una difficile e definitiva soluzione. Quanto ai tempi tecnici indicati dall'assessore, dopo che sarà deliberato l'effettivo impegno del Governo, sarebbero necessari circa 5-6 mesi tra progettazioni definitive, varianti al piano regolatore, acquisizione dei terreni. Per Pupulin si tratta di un crono programma teorico e velleitario.

Nel frattempo, avverte il consigliere, nessuna firma dell'accordo di programma, da troppi annunciato a giorni, sarà possibile, nessuna azione precisa sarà possibile adottare. Tutto fermo in attesa di uno sblocco di cui nessuno in Regione e a livello locale è in grado di definire tempi e modalità, sottolinea Pupulin secondo il quale qualcuno sarà pure chiamato a rispondere del cumulo di promesse e impegni finora saltati.