Pens: Ferone, perchè ricordare le foibe carsiche
(ACON) Trieste, 9 feb - COM/RC - Il Parlamento italiano - ha
dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi
Ferone - fissando il 10 febbraio come "Giorno del Ricordo", ha
voluto tenere viva la memoria della tragedia degli oltre 5mila
italiani che, fra l'ottobre 1943 e il maggio 1945, furono
trucidati dai partigiani titini dopo essere stati strappati dai
luoghi di lavoro, dalle loro case, imprigionati e gettati ancora
vivi in quelle cavità carsiche meglio conosciute come foibe.
Militari, poliziotti, finanzieri, carabinieri, marinai,
insegnanti, impiegati finirono nella lista nera - ha continuato
Ferone - e sparirono per sempre. Iniziò l'esodo di 350mila
italiani che abbandonarono tutto e scelsero la strada dell'esilio
in altre parti d'Italia e nel mondo. Dopo anni di oblio,
finalmente la memoria storica di un intero Paese rende omaggio a
questi martiri, rei solo di essere italiani.
Questa tragedia deve essere da monito per le future generazioni -
ha concluso il consigliere - affinché crimini del genere non
abbiano più a verificarsi.