I Comm: audizioni su Insiel, i consiglieri (3)
(ACON) Trieste, 9 feb - MPB - In precedenza erano intervenuti
alcuni consiglieri esprimendo preoccupazioni e chiedendo
chiarimenti.
Gianfranco Moretton (PD), sollecitando la trasmissione del
disegno di legge agli organi consiliari, ha chiesto quali siano
le linee di indirizzo programmatorio alla società informatica, la
cui assenza ha contributo a rendere Insiel meno competitiva di
quanto dovrebbe essere. Ci preoccupa la posizione di inerzia
dell'azionista, tanto più che la Regione ha prelevato gli utili,
ha detto ancora, chiedendo informazioni anche sul personale e sul
piano degli investimenti e su quali garanzie la Regione possa
dare affinché i fruitori di Insiel non la abbandonino.
Secondo Roberto Asquini (Misto), la questione viene affrontata in
maniera troppo soft, preoccupato del fatto che la società impiega
centinaia di persone e che non raggiunge gli standard minimi. Si
può chiedere di fare quadrato solo se ci sono le condizioni, ma
si devono operare modifiche mettendo seriamente mano a elementi
strategici e organizzativi. Più che programmi, Insiel dovrebbe
fare protocolli.
Per Piero Colussi (Citt) il documento consegnato è positivo, fa
proposte precise e concrete. Non possiamo non raccogliere i
segnali che arrivano da più parti (sanità in primis) e anche per
la banda larga c'è un ritardo, tanto che quando arriverà sarà già
vecchia. È venuto il momento che Regione e management di Insiel
si trovino per rimettere in moto questa azienda importantissima
per risorse umane, competenze, aspettative in fatto di
innovazione.
Igor Kocijancic (SA-PRC) ha chiesto che in tempi brevi
management, Regione e rappresentanze dei lavoratori affrontino il
documento, per Bruno Zvech (PD) la riflessione va fatta
all'interno di una Commissione di merito, Sergio Lupieri (PD) ha
rappresentato i problemi specificatamente riferiti alla sanità,
mentre Maurizio Salvador (UDC) ha invitato a condividere
responsabilità, lavoro e obiettivi.
(fine)