I Comm: Audizioni su Insiel, ad Cozzi e assessore Garlatti (2)
(ACON) Trieste, 9 feb - MPB - Documento pienamente
condivisibile, perché centrato sull'azienda, per l'assessore
regionale alla funzione pubblica Andrea Garlatti, intervenuto
dopo l'amministratore delegato Dino Cozzi che, partendo dalla
situazione della società antecedente la vendita di Insiel
Mercato, ha tra l'altro sottolineato come il piano industriale
scaduto il 31 dicembre, anche se non realizzato negli elementi
strutturali (riduzione personale) abbia dato risultati economici
nel 2009 e 2010 migliori a parità di ricavi della Regione.
È innegabile che le critiche a Insiel siano state frequenti - ha
detto - ma in alcuni casi anche pretestuose. Il nodo centrale
invece è la tendenza di alcuni ospedali a una crescente autonomia
nel settore informatico, mentre va salvaguardata l'unitarietà del
servizio informatico regionale per difendere gli investimenti
fatti negli anni. Cozzi ha anche ha parlato dell'impegno di
Insiel per l'innovazione: abbiamo un piano di investimenti di
nuove tecnologie perché la rete deve avere contenuti, ha detto
l'ad evidenziando che più il quadro normativo è stabile più
consente investimenti e chiunque gestisca la società deve
contemperare economicità con risultati positivi, coniugare
capacità informatica e visione strategica. Se l'informatico è più
bravo per noi sta bene, è stata la chiosa.
Per l'assessore Garlatti, l'informatica è una infrastruttura di
carattere regionale, e quindi trasversale, e la linea della
Giunta è chiara: modello in house fino in fondo. Quanto al
disegno di legge, che è pronto, nasce per superare il punto
critico del rapporto tra cliente e fornitore, direzione per
direzione. E se l'uniformità delle soluzioni a livello regionale
è un punto di forza per la competitività del sistema, la
normativa è coerente e per migliorare la produttività
dell'azienda vanno riscritte le regole dei rapporti tra la
Regione e le sue emanazioni. Quanto agli investimenti, nessuno
cerca di risparmiare: in un tempo di tagli, per l'informatica i
finanziamenti per il 2011 sono gli stessi, anzi un po' superiori,
del 2010 (41.800 mila euro contro 40.700).
In merito alle richieste sindacali, pieno appoggio alle
collaborazioni di Insiel con università e altri soggetti, e
perplessità invece, sull'allargamento della base della compagine
societaria, mentre occorre lavorare sui processi strategici
tenuto conto che anche le riforme a cui la regione pone mano
implicano un input tecnologico.
Punto critico poi, il fatto che le società in house sono fuori
dal mercato, con un cliente unico, cosa che può significare meno
pressione competitiva. Va perciò immaginato un meccanismo che
sostituisca il mercato nel guidare i percorsi dell'azienda. E
questa è al sfida più grossa - ha affermato l'assessore, che al
termine degli interventi dei consiglieri, raccogliendo le
sollecitazioni emerse, ha affermato che il cambiamento è un fatto
quotidiano che va accelerato.
Tante sono le situazioni di contesto che ci pongono in uno
scenario in cui facciamo non ciò che vogliamo, ma quello che
possiamo: un pezzo alla volta stiamo però mettendo in ordine
tutto. Il sindacato non è una variabile astratta. È evidente che
i livelli di produttività e flessibilità dipendono dal management
e dalla politica, ma anche il sindacato può dare il suo
contributo significativo. La storia nazionale ci insegna che ci
sono più opzioni e dipende dai soggetti protagonisti. Forze di
maggioranza e di minoranza, lavoratori e management facciano
quadrato.
(segue)