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I Comm: Audizioni su Insiel, ad Cozzi e assessore Garlatti (2)

09.02.2011
16:26
(ACON) Trieste, 9 feb - MPB - Documento pienamente condivisibile, perché centrato sull'azienda, per l'assessore regionale alla funzione pubblica Andrea Garlatti, intervenuto dopo l'amministratore delegato Dino Cozzi che, partendo dalla situazione della società antecedente la vendita di Insiel Mercato, ha tra l'altro sottolineato come il piano industriale scaduto il 31 dicembre, anche se non realizzato negli elementi strutturali (riduzione personale) abbia dato risultati economici nel 2009 e 2010 migliori a parità di ricavi della Regione.

È innegabile che le critiche a Insiel siano state frequenti - ha detto - ma in alcuni casi anche pretestuose. Il nodo centrale invece è la tendenza di alcuni ospedali a una crescente autonomia nel settore informatico, mentre va salvaguardata l'unitarietà del servizio informatico regionale per difendere gli investimenti fatti negli anni. Cozzi ha anche ha parlato dell'impegno di Insiel per l'innovazione: abbiamo un piano di investimenti di nuove tecnologie perché la rete deve avere contenuti, ha detto l'ad evidenziando che più il quadro normativo è stabile più consente investimenti e chiunque gestisca la società deve contemperare economicità con risultati positivi, coniugare capacità informatica e visione strategica. Se l'informatico è più bravo per noi sta bene, è stata la chiosa.

Per l'assessore Garlatti, l'informatica è una infrastruttura di carattere regionale, e quindi trasversale, e la linea della Giunta è chiara: modello in house fino in fondo. Quanto al disegno di legge, che è pronto, nasce per superare il punto critico del rapporto tra cliente e fornitore, direzione per direzione. E se l'uniformità delle soluzioni a livello regionale è un punto di forza per la competitività del sistema, la normativa è coerente e per migliorare la produttività dell'azienda vanno riscritte le regole dei rapporti tra la Regione e le sue emanazioni. Quanto agli investimenti, nessuno cerca di risparmiare: in un tempo di tagli, per l'informatica i finanziamenti per il 2011 sono gli stessi, anzi un po' superiori, del 2010 (41.800 mila euro contro 40.700).

In merito alle richieste sindacali, pieno appoggio alle collaborazioni di Insiel con università e altri soggetti, e perplessità invece, sull'allargamento della base della compagine societaria, mentre occorre lavorare sui processi strategici tenuto conto che anche le riforme a cui la regione pone mano implicano un input tecnologico.

Punto critico poi, il fatto che le società in house sono fuori dal mercato, con un cliente unico, cosa che può significare meno pressione competitiva. Va perciò immaginato un meccanismo che sostituisca il mercato nel guidare i percorsi dell'azienda. E questa è al sfida più grossa - ha affermato l'assessore, che al termine degli interventi dei consiglieri, raccogliendo le sollecitazioni emerse, ha affermato che il cambiamento è un fatto quotidiano che va accelerato.

Tante sono le situazioni di contesto che ci pongono in uno scenario in cui facciamo non ciò che vogliamo, ma quello che possiamo: un pezzo alla volta stiamo però mettendo in ordine tutto. Il sindacato non è una variabile astratta. È evidente che i livelli di produttività e flessibilità dipendono dal management e dalla politica, ma anche il sindacato può dare il suo contributo significativo. La storia nazionale ci insegna che ci sono più opzioni e dipende dai soggetti protagonisti. Forze di maggioranza e di minoranza, lavoratori e management facciano quadrato.

(segue)