Citt: Colussi, Insiel è un malato in gravi condizioni
(ACON) Trieste, 9 feb - COM/AB - Una cosa è certa: l'Insiel è
un malato che versa in gravi condizioni e per sperare che possa
guarire è necessaria una terapia d'urto, non una semplice
aspirina.
Il giudizio è del consigliere regionale Piero Colussi (Citt), che
ritiene preoccupante il quadro emerso nel corso dell'incontro in
I Commissione con i rappresentanti sindacali di Insiel di Trieste
e Udine, l'assessore Garlatti e il management dell'azienda.
I segnali che provengono sia dal mondo regionale (enti locali e
aziende sanitarie in primis), sia dall'interno della stessa
azienda, hanno evidenziato una situazione di progressiva
inadeguatezza rispetto alle richieste di innovazione tecnologica
e informatica che emergono da chi si avvale dei servizi
dell'azienda.
"Recentemente - ha detto Colussi - abbiamo visto le grandi
difficoltà in cui si trovano molti medici di base
impossibilitati a eseguire le prenotazioni on line perché ancora
privi di collegamento alla banda larga; o addirittura di aziende
che lavorano nel campo digitale costrette a trovare soluzioni
autonome per sopperire al ritardo dell'ente pubblico nella
realizzazione del progetto Ermes, che dovrebbe garantire la banda
larga in tutta la regione.
"È perciò assolutamente necessario che l'Amministrazione
regionale assuma il governo del sistema informatico e indichi in
maniera precisa a Insiel quali sono le criticità esistenti, i
tempi e i costi per superarle. Da parte sua, la dirigenza di
Insiel non può continuare a far finta che tutto funzioni
meravigliosamente. Così non è - ha continuato il consigliere di
Cittadini-Libertà Civica - e lo ha ammesso, seppur velatamente,
anche l'assessore Garlatti, che nel corso dell'audizione ha
parlato di eccessiva autoreferenzialità all'interno dell'azienda,
ammettendo che la natura pubblica di Insiel (100% partecipata
dalla Regione) ha determinato una tendenza ad agire senza il
necessario stimolo competitivo".
Colussi ha poi espresso un giudizio positivo sul documento
presentato dalle RSU "da tenere in seria considerazione da parte
della Regione - ha detto - visti i contenuti propositivi"
sottolineando però "che per superare questo stato di passiva
inerzia è necessario uno sforzo straordinario da parte di tutti
gli attori coinvolti, Regione, azienda, lavoratori".
"Vi è un'unica riserva - ha concluso - che riguarda la capacità
del gruppo dirigente di Insiel di assolvere a questo impegno.
Forse bisognerebbe cominciare a dare uno scossone proprio a
partire dai piani alti di via San Francesco, dove ha sede la
direzione della nostra azienda informatica".