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Citt: Colussi, Insiel è un malato in gravi condizioni

09.02.2011
16:55
(ACON) Trieste, 9 feb - COM/AB - Una cosa è certa: l'Insiel è un malato che versa in gravi condizioni e per sperare che possa guarire è necessaria una terapia d'urto, non una semplice aspirina.

Il giudizio è del consigliere regionale Piero Colussi (Citt), che ritiene preoccupante il quadro emerso nel corso dell'incontro in I Commissione con i rappresentanti sindacali di Insiel di Trieste e Udine, l'assessore Garlatti e il management dell'azienda.

I segnali che provengono sia dal mondo regionale (enti locali e aziende sanitarie in primis), sia dall'interno della stessa azienda, hanno evidenziato una situazione di progressiva inadeguatezza rispetto alle richieste di innovazione tecnologica e informatica che emergono da chi si avvale dei servizi dell'azienda.

"Recentemente - ha detto Colussi - abbiamo visto le grandi difficoltà in cui si trovano molti medici di base impossibilitati a eseguire le prenotazioni on line perché ancora privi di collegamento alla banda larga; o addirittura di aziende che lavorano nel campo digitale costrette a trovare soluzioni autonome per sopperire al ritardo dell'ente pubblico nella realizzazione del progetto Ermes, che dovrebbe garantire la banda larga in tutta la regione.

"È perciò assolutamente necessario che l'Amministrazione regionale assuma il governo del sistema informatico e indichi in maniera precisa a Insiel quali sono le criticità esistenti, i tempi e i costi per superarle. Da parte sua, la dirigenza di Insiel non può continuare a far finta che tutto funzioni meravigliosamente. Così non è - ha continuato il consigliere di Cittadini-Libertà Civica - e lo ha ammesso, seppur velatamente, anche l'assessore Garlatti, che nel corso dell'audizione ha parlato di eccessiva autoreferenzialità all'interno dell'azienda, ammettendo che la natura pubblica di Insiel (100% partecipata dalla Regione) ha determinato una tendenza ad agire senza il necessario stimolo competitivo".

Colussi ha poi espresso un giudizio positivo sul documento presentato dalle RSU "da tenere in seria considerazione da parte della Regione - ha detto - visti i contenuti propositivi" sottolineando però "che per superare questo stato di passiva inerzia è necessario uno sforzo straordinario da parte di tutti gli attori coinvolti, Regione, azienda, lavoratori".

"Vi è un'unica riserva - ha concluso - che riguarda la capacità del gruppo dirigente di Insiel di assolvere a questo impegno. Forse bisognerebbe cominciare a dare uno scossone proprio a partire dai piani alti di via San Francesco, dove ha sede la direzione della nostra azienda informatica".