V Comm: illustrata pdl su trasparenza candidati ed eletti
(ACON) Trieste, 10 feb - MPB - Ritrovare etica nella politica e
favorire la presenza dei giovani nella politica. Questo
l'obiettivo della proposta di legge del consigliere Roberto
Asquini (Misto) sul ricambio politico e sulla trasparenza dei
candidati e degli eletti, illustrata alla V Commissione
presieduta da Roberto Marin (Pdl).
Sette in tutto gli articoli per un provvedimento con il quale la
Regione, come fissato all'articolo 1, viene impegnata a sostenere
la trasparenza dei candidati e degli eletti in tutte le tornate
elettorali e il coinvolgimento dei giovani nelle istituzioni e a
incentivare le formule che garantiscono il ricambio e l'ampia
partecipazione al governo della cosa pubblica, stabilendo criteri
che garantiscano la piena e univoca disponibilità dei
rappresentanti delle istituzioni nell'ambito del mandato per il
quale sono stati eletti.
La politica italiana è nota per la sua anzianità e questo non è
un bel record - ha spiegato Asquini. C'è bisogno di garantire il
rinnovamento delle persone, unico vero elemento che consente di
mantenere viva la capacità competitiva. Politica e istituzioni
hanno bisogno di nuove idee e nuove persone, non di consiglieri e
assessori a vita. Per questo è opportuno introdurre un limite per
legge, visto che non è posto dai partiti stessi, come succedeva
un tempo.
Come pure - ha aggiunto Asquini - che una persona non possa
ricoprire contemporaneamente più incarichi elettivi. Spesso,
mandati reiterati e doppi incarichi elettivi si combinano fra
loro e creano una rete di potere che diviene di difficile
superamento perché anche un'insofferenza diffusa non ha la forza
e l'organizzazione per impedire questi piccoli "principati" di
nessuna utilità per la democrazia, di sicuro freno per la
società, ma tali da non essere così plateali da diventare un caso
per i mass media.
Altri elementi di trasparenza che necessitano di un intervento
riguardano l'eventuale curriculum giudiziario di candidati ed
eletti, perché - secondo il proponente - l'elettore deve essere
messo nelle condizioni di conoscere ufficialmente se un candidato
sia stato o meno definitivamente condannato per reati non
colposi, contro le persone, la pubblica amministrazione, il
patrimonio. Il testo inoltre prevede un limite ai mandati
elettivi consecutivi nelle istituzioni per qualunque incarico,
sia esso amministrativo o legislativo, di governo o di
rappresentanza.
Semplicissimo il testo. Il primo articolo stabilisce le finalità,
il 2 e il 3 prevedono la trasparenza, per i candidati e gli
eletti, relativamente alle eventuali condanne passate in
giudicato e alle pene accettate. Nell'articolo 4 si stabilisce il
limite di 3 mandati consecutivi per tutti gli incarichi elettivi
e di dieci anni consecutivi per i componenti delle Giunte
regionali. Il 5 prevede incentivi per l'ingresso in politica dei
giovani. Al 6 sono contemplate le incompatibilità generali fra
tutte le funzioni elettive. Il 7 stabilisce l'entrata in vigore.
Considerata la tipologia della norma, inoltre, il proponente
ritiene sia necessaria la procedura rafforzata ai sensi
dell'articolo 12 dello Statuto regionale.