Pens: Ferone, lo Stato rinunci a recuperare il bonus di 150 euro
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/AB - Il consigliere regionale del
Partito Pensionati Luigi Ferone ha inviato la seguente nota al
presidente della Regione Renzo Tondo, in riferimento alla
richiesta dell'ufficio delle Entrate di restituzione del bonus
concesso, direttamente dall'INPS nel 2007, alle persone con
imposta sul reddito pari a zero che, da successive verifiche,
risultavano fuori dai parametri previsti dalla concessione di
tale emolumento.
"Dopo la richiesta da parte dell'Agenzia delle Entrate, a
moltissimi cittadini, fra cui tantissimi pensionati, di
restituire i 150 euro di bonus erogato nel 2007, riservato a
categorie più disagiate di cittadini, gravati peraltro da una
penale e da interessi, l'Ufficio delle Entrate e l'Inps, hanno
inviato lettere raccomandate agli interessati.
Il Partito Pensionati ritiene che sia stata saggia la decisione
di cancellare la penale, ma non comprende il perché sia rimasta
inalterata la richiesta di restituzione del bonus, gravato di
interessi per ben 12,90 euro. Sicuramente lo Stato guadagnerebbe
a lasciare questi pochi euro nelle tasche di chi, forse, non è in
grado neppure di restituirli, dal momento che per il loro
recupero, vi è un dispendio enorme di spese postali e di
personale che, rapportato alla somma da recuperare, è veramente
spropositato.
Certo, gli Uffici fanno il loro dovere, la decisione deve essere
politica e pertanto il ministro dell'Economia, Tremonti dovrebbe
promuovere una sorta di sanatoria dal momento che questi
cittadini hanno ricevuto il bonus in perfetta buona fede,
direttamente dall'INPS, senza presentare alcuna domanda o fare
dichiarazioni non veritiere.
Vi sono tanti cittadini che, non appena ricevuto la richiesta di
restituzione del bonus, con penale e interessi, si sono
affrettati a pagare, ora è auspicabile che l'Agenzia delle
Entrate, con solerzia pari all'attività di recupero del bonus,
provveda a restituire i trenta euro di penale a chi li ha pagati.
Solo così, a giudizio del Partito Pensionati lo Stato sarà
credibile.
C'è da sottolineare poi, che a rimetterci sono sempre i più
anziani, i malati, i più deboli, che non hanno la forza, la
possibilità e forse neppure la volontà di far valere le loro
ragioni. Non chiedono, non vanno negli uffici preposti, sono
rassegnati a pagare e, forse, rinunciano anche all'essenziale per
non vivere il disagio della raccomandata che chiede di restituire
una somma da tempo spesa e difficile da mettere assieme. Proprio
verso questi cittadini lo Stato deve essere più attento e
rispettoso e certamente il bilancio dello Stato non risentirebbe
affatto se, saggiamente, si rinunciasse a questo recupero che,
sempre a giudizio del Partito Pensionati, ha poco a che vedere
con giustizia ed equità.
Forse lo Stato farebbe bene a porre lo stesso zelo dimostrato in
questa vicenda, nello scovare i grandi evasori.
La Regione Friuli Venezia Giulia dovrebbe attivarsi nei confronti
del Governo nazionale per tutelare questi cittadini che già
vivono tante difficoltà."