News


Pens: Ferone, lo Stato rinunci a recuperare il bonus di 150 euro

10.02.2011
15:36
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/AB - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone ha inviato la seguente nota al presidente della Regione Renzo Tondo, in riferimento alla richiesta dell'ufficio delle Entrate di restituzione del bonus concesso, direttamente dall'INPS nel 2007, alle persone con imposta sul reddito pari a zero che, da successive verifiche, risultavano fuori dai parametri previsti dalla concessione di tale emolumento.

"Dopo la richiesta da parte dell'Agenzia delle Entrate, a moltissimi cittadini, fra cui tantissimi pensionati, di restituire i 150 euro di bonus erogato nel 2007, riservato a categorie più disagiate di cittadini, gravati peraltro da una penale e da interessi, l'Ufficio delle Entrate e l'Inps, hanno inviato lettere raccomandate agli interessati.

Il Partito Pensionati ritiene che sia stata saggia la decisione di cancellare la penale, ma non comprende il perché sia rimasta inalterata la richiesta di restituzione del bonus, gravato di interessi per ben 12,90 euro. Sicuramente lo Stato guadagnerebbe a lasciare questi pochi euro nelle tasche di chi, forse, non è in grado neppure di restituirli, dal momento che per il loro recupero, vi è un dispendio enorme di spese postali e di personale che, rapportato alla somma da recuperare, è veramente spropositato. Certo, gli Uffici fanno il loro dovere, la decisione deve essere politica e pertanto il ministro dell'Economia, Tremonti dovrebbe promuovere una sorta di sanatoria dal momento che questi cittadini hanno ricevuto il bonus in perfetta buona fede, direttamente dall'INPS, senza presentare alcuna domanda o fare dichiarazioni non veritiere.

Vi sono tanti cittadini che, non appena ricevuto la richiesta di restituzione del bonus, con penale e interessi, si sono affrettati a pagare, ora è auspicabile che l'Agenzia delle Entrate, con solerzia pari all'attività di recupero del bonus, provveda a restituire i trenta euro di penale a chi li ha pagati. Solo così, a giudizio del Partito Pensionati lo Stato sarà credibile. C'è da sottolineare poi, che a rimetterci sono sempre i più anziani, i malati, i più deboli, che non hanno la forza, la possibilità e forse neppure la volontà di far valere le loro ragioni. Non chiedono, non vanno negli uffici preposti, sono rassegnati a pagare e, forse, rinunciano anche all'essenziale per non vivere il disagio della raccomandata che chiede di restituire una somma da tempo spesa e difficile da mettere assieme. Proprio verso questi cittadini lo Stato deve essere più attento e rispettoso e certamente il bilancio dello Stato non risentirebbe affatto se, saggiamente, si rinunciasse a questo recupero che, sempre a giudizio del Partito Pensionati, ha poco a che vedere con giustizia ed equità.

Forse lo Stato farebbe bene a porre lo stesso zelo dimostrato in questa vicenda, nello scovare i grandi evasori. La Regione Friuli Venezia Giulia dovrebbe attivarsi nei confronti del Governo nazionale per tutelare questi cittadini che già vivono tante difficoltà."