PD: Moretton, riforma commercio, Tondo non ceda a ricatti Lega
(ACON) Trieste, 14 feb - COM/MPB - Il capogruppo del PD,
Gianfranco Moretton, interviene con una nota di commento in
merito alla riforma della legge regionale sul commercio.
Approvata dal centro-sinistra nella passata legislatura, scrive
Moretton, essa fondava le regole delle aperture domenicali e
festive sull'accordo dei sindaci delle aree interessate. Legge
innovativa e in linea con le direttive comunitarie. Importante
perché dava alle autonomie locali potestà decisionale per i loro
territori e in linea con le direttive comunitarie perché
liberiste. Poi, invece, i diktat leghisti alla maggioranza hanno
stravolto la normativa in materia di commercio creando tutte
quelle situazioni difficili, illegittime e incostituzionali che
hanno, di fatto, bloccato l'operatività della legge. E ora, la
Lega Nord, cui si è aggiunto il gruppo Misto, non paga dei
pasticci generati, continua a fare proposte confusionarie come la
riduzione a 25 domeniche di apertura dei centri commerciali.
Ovviamente, sottolinea Moretton, tutto ciò getterà scompiglio
nell'area commerciale, che avrebbe bisogno invece di regole
chiare e non dovrebbe essere soggetta a cambiamenti repentini,
come quelli imposti dalla Lega, causando agli operatori, perdita
di competitività alle loro aziende sia sul piano commerciale sia
su quello economico.
Confidiamo, conclude il capogruppo PD, che Tondo non ceda anche
questa volta al ricatto leghista garantendo stabilità legislativa
all'attuale riforma del commercio, reinserendo piuttosto la norma
con cui si dava potestà d'intesa tra operatori del settore e
sindaci dei comuni interessati.