PD: Moretton, su prima casa non cambiare ciò che ha funzionato
(ACON) Trieste, 16 feb - COM/AB - "Quando lavora la cazzuola,
lavorano tutti". Questo vecchio proverbio mai come oggi è tornato
d'attualità e ben farebbe il presidente Tondo a tenerlo a mente,
impegnandosi con serietà in favore di questo settore,
finanziandolo, per non cadere in contraddizione nella volontà
più volte espressa di dare sostegno all'economia.
Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale,
interviene sulla questione casa dichiarandosi contro la scelta
del centro destra di penalizzare famiglie e singoli che vogliono
impegnarsi nella costruzione o nell'acquisto della prima casa.
Riteniamo gravissimo che anche quest'anno, come già accaduto in
quello precedente, nella prima fase di stesura del bilancio non
siano stati previsti finanziamenti per il settore.
Moretton ricorda come la sua parte politica abbia sempre
sostenuto con forza che quando vengono meno le risorse è
necessario decidere le priorità sulla base delle effettive
esigenze. Pur riconoscendo che ieri la Commissione competente, su
proposta della Giunta regionale, ha sbloccato 3.173 domande di
contributo per la prima casa, di cui gran parte presentate nel
2010, sottolinea che le risorse stanziate per il 2011 non saranno
sufficienti a soddisfare tutte le istanze che saranno inoltrate
nel corso dell'anno.
È per questo motivo che il gruppo PD ha chiesto che nelle
variazioni di bilancio siano previste ulteriori stanziamenti che
coprano la richiesta. La maggioranza, però, non ha risposto
positivamente. Anzi - continua Moretton - da parte di UDC e Pdl
sono stati preannunciati provvedimenti legislativi di modifica
dell'attuale sistema contributivo.
Il sostegno alla costruzione, acquisto o ristrutturazione della
prima casa è per noi una imprescindibile priorità, afferma
Moretton. In particolare qui, nella nostra regione, dove il culto
per l'abitazione è insito nella mentalità delle genti. Cambiare
oggi il sistema contributivo con l'attivazione di un fondo di
rotazione, come vorrebbe il centrodestra, farebbe tornare
indietro nel tempo, penalizzando i cittadini che si vedrebbero
condizionati dal sistema bancario per la parte del mutuo
eccedente.
Senza contare che una simile scelta, oltre a rendere rigido il
bilancio della regione, comporterebbe il passaggio da un sistema
contributivo annuo costante decennale una tantum a quello del
prestito, ancorché a tasso agevolato, che potrebbe anche
influenzare i tassi d'interesse. La Giunta Tondo - conclude
Moretton - non cambi ciò che ha dimostrato di funzionare bene.
Siamo sicuri che l'opinione pubblica non gradirebbe.