PD: Codega, a Trieste chiude Corso Formazione primaria
(ACON) Trieste, 17 feb - COM/AB - E così la scure della Gelmini
è giunta fino a Trieste. Ieri, il Consiglio di facoltà di Scienze
della Formazione è stato costretto a dichiarare la chiusura del
Corso della Formazione primaria. La facoltà è stata costretta ad
alzare le mani in forza del decreto 249 del 10 settembre 2010 che
richiede la presenza di un organico stabilizzato adeguato e
l'insieme delle norme del MIUR che stabiliscono di fatto il
blocco di nuove assunzioni di docenti.
A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del PD Franco
Codega, che commenta amaramente come un pezzo della storia
culturale di Trieste se ne vada. Viene garantita la prosecuzione
di coloro che attualmente sono iscritti, ma a partire dal
prossimo anno accademico 120, 130 studenti triestini che vorranno
specializzarsi per diventare maestri di scuola dell'infanzia e di
scuola primaria dovranno fare le valige e frequentare i corsi
nella vicina università di Udine. Qui, infatti, gli standard
organizzativi, per tutta una serie di motivazioni storiche, ci
sono. E per fortuna, altrimenti la migrazione avrebbe potuto
essere ancora più lontana.
È inutile ritornare sulle politiche sbagliate del ministro
Gelmini verso l'università: di fatto, stando così le cose,
evidentemente non era possibile decidere diversamente. La
speranza però è che possa avvenire quanto avviene anche in altre
regioni, ossia che si possa stabilire una sinergia reale e
concreta tra le facoltà di Scienze della Formazione delle due
università. Del resto anche in altre regioni più grandi della
nostra lo schema è spesso quello di un'unica Scuola di formazione
primaria presso un'unica università di base, che si attiva però
in altre e numerose sedi decentrate.
Particolarmente utile - conclude Codega - sarebbe poter mantenere
l'esperienza del tirocinio presso le scuole della provincia di
Trieste, anche tenendo conto della specificità locale costituita
dalla presenza delle scuole comunali per l'infanzia. E sarebbe
altrettanto prezioso mantenere i corsi per gli insegnanti di
lingua slovena e il tirocinio presso le scuole di lingua slovena
che in gran parte si collocano nel nostro territorio. Auspichiamo
quindi la costruzione di una collaborazione che non disperda il
patrimonio culturale e pedagogico maturato in dieci anni di
attività.