SA-PRC: Kocijancic, no a chiusura Scienze Formazione primaria
(ACON) Trieste, 17 feb - COM/AB - A pochi anni dalla
soppressione del corso di laurea di scienze
dell'interculturalità, si starebbe paventando, per asserita
mancanza di risorse umane e finanziarie, la chiusura del corso di
laurea di Scienze della Formazione primaria presso l'università
degli Studi di Trieste, nell'ambito la quale si effettuavano
anche i corsi di abilitazione per insegnanti ed educatori.
Tale eventualità - evidenzia in un'interrogazione il consigliere
regionale Igor Kocijancic (SA-PRC) - deriverebbe esclusivamente
da ragioni riconducibili ai tagli causati dalla riforma Gelmini
che, nella fattispecie, priverebbero l'ateneo triestino delle
risorse necessarie a promuovere un nuovo corso di laurea
quinquennale in Scienze della Formazione primaria.
Tale eventualità - sottolinea Kocijancic - apre seri
interrogativi anche in ordine alla permanenza a Trieste
dell'anno aggiuntivo di tirocinio pratico destinato agli
insegnanti delle scuole medie inferiori e superiori. Se ciò
avvenisse, nella nostra regione l'unica sede universitaria con un
corso di laurea in Scienze della formazione primaria rimarrebbe
Udine.
Tutto ciò rischia di penalizzare fortemente non solo gli
studenti, ma anche gli insegnanti e gli educatori, che dovrebbero
obbligatoriamente rivolgersi esclusivamente all'università di
Udine per accedere ai corsi di abilitazione professionale e anche
ai tirocini formativi per futuri insegnanti presso le scuole
d'istruzione primaria di primo e secondo grado e d'istruzione
secondaria.
Presso l'università di Trieste, in base alla Convenzione,
sottoscritta da Regione Friuli Venezia Giulia, università della
regione e della Repubblica di Slovenia il 22 marzo 2002 ai sensi
dell'art. 17, comma 98 della legge 15 maggio 1997, n. 127, sono
stati attivati percorsi di formazione in lingua slovena a favore
degli insegnanti che fanno capo alle scuole statali con lingua di
insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno-italiano
in Friuli Venezia Giulia. Con la chiusura di questo corso di
laurea, anche tale patrimonio di esperienze rischierebbe di
andare disperso.
Kocijancic chiede pertanto alla Giunta di scongiurare questo
rischio, magari attingendo ai fondi assegnati dalla recente legge
regionale sui finanziamenti al sistema universitario.