Pdl: Baritussio, cani da seguita rischiano inattività
(ACON) Trieste, 18 feb - COM/AB - "Colmare il vuoto legislativo
sui cani da seguita, che dal 3 aprile prossimo non potranno più
essere impiegati nella caccia degli ungulati dopo i due anni di
età se non conseguono l'attestato abilitativo rilasciato dalle
Province".
A chiederlo, il vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale
Franco Baritussio in un'interrogazione indirizzata all'assessore
alla Caccia Claudio Violino.
"L'articolo 7 ter della legge regionale 56/1986, con le
successive modificazioni della LR 6/2008 - rileva Baritussio -
dispone che, a decorrere dall'annata venatoria 2011-2012,
l'esercizio della caccia agli ungulati sarà consentito soltanto
con cani da seguita di età inferiore ai due anni, o di età
superiore ma che abbiano conseguito un apposito attestato
abilitativo rilasciato dalla Provincia. Attestato che si ottiene
superando una prova pratica di valutazione per l'impiego
venatorio su ogni specie selvatica cacciabile".
"Questo dispositivo entrerà in vigore tra poco più di un mese, il
prossimo 3 aprile, e non consente deroghe di alcun genere
vietando, di fatto, l'impiego nell'attività venatoria anche di
quei cani che, pur essendo stata presentata la domanda per il
conseguimento dell'attestato abilitativo prima del compimento del
secondo anno di età, compiuti i due anni, dovranno interrompere
l'attività per un periodo incerto, forse anche lungo, finché la
Provincia di riferimento non istituirà materialmente la prossima
prova pratica".
"Vista la necessità di risolvere la situazione - prosegue
l'esponente del Pdl - già nell'ambito della discussione della
legge regionale di manutenzione (17/2010) era stato presentato un
emendamento a firma lunga (poi ritirato per non appesantire la
legge stessa) che prevedeva l'impiego del cane da seguita nella
caccia agli ungulati anche dopo il superamento di tale età e sino
all'effettuazione della prova pratica di valutazione se la
domanda per la prova stessa era stata presentata entro l'età di
due anni".
"Nello stesso emendamento si prevedeva anche, qualora il cane
esaminato avesse conseguito il giudizio di idoneo nella prova
pratica di valutazione, che la Provincia provvedesse al rilascio
del relativo attestato anche per l'addestramento e allenamento".
"Ora, a poco più di un mese dall'inizio dell'attività venatoria,
la lacuna non è ancora stata colmata. Per questo - conclude
Baritussio - chiedo all'assessore Violino di intervenire nel modo
ritenuto più opportuno per superare il problema."