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Pdl: Baritussio, cani da seguita rischiano inattività

18.02.2011
12:26
(ACON) Trieste, 18 feb - COM/AB - "Colmare il vuoto legislativo sui cani da seguita, che dal 3 aprile prossimo non potranno più essere impiegati nella caccia degli ungulati dopo i due anni di età se non conseguono l'attestato abilitativo rilasciato dalle Province".

A chiederlo, il vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale Franco Baritussio in un'interrogazione indirizzata all'assessore alla Caccia Claudio Violino.

"L'articolo 7 ter della legge regionale 56/1986, con le successive modificazioni della LR 6/2008 - rileva Baritussio - dispone che, a decorrere dall'annata venatoria 2011-2012, l'esercizio della caccia agli ungulati sarà consentito soltanto con cani da seguita di età inferiore ai due anni, o di età superiore ma che abbiano conseguito un apposito attestato abilitativo rilasciato dalla Provincia. Attestato che si ottiene superando una prova pratica di valutazione per l'impiego venatorio su ogni specie selvatica cacciabile".

"Questo dispositivo entrerà in vigore tra poco più di un mese, il prossimo 3 aprile, e non consente deroghe di alcun genere vietando, di fatto, l'impiego nell'attività venatoria anche di quei cani che, pur essendo stata presentata la domanda per il conseguimento dell'attestato abilitativo prima del compimento del secondo anno di età, compiuti i due anni, dovranno interrompere l'attività per un periodo incerto, forse anche lungo, finché la Provincia di riferimento non istituirà materialmente la prossima prova pratica".

"Vista la necessità di risolvere la situazione - prosegue l'esponente del Pdl - già nell'ambito della discussione della legge regionale di manutenzione (17/2010) era stato presentato un emendamento a firma lunga (poi ritirato per non appesantire la legge stessa) che prevedeva l'impiego del cane da seguita nella caccia agli ungulati anche dopo il superamento di tale età e sino all'effettuazione della prova pratica di valutazione se la domanda per la prova stessa era stata presentata entro l'età di due anni".

"Nello stesso emendamento si prevedeva anche, qualora il cane esaminato avesse conseguito il giudizio di idoneo nella prova pratica di valutazione, che la Provincia provvedesse al rilascio del relativo attestato anche per l'addestramento e allenamento".

"Ora, a poco più di un mese dall'inizio dell'attività venatoria, la lacuna non è ancora stata colmata. Per questo - conclude Baritussio - chiedo all'assessore Violino di intervenire nel modo ritenuto più opportuno per superare il problema."