III e IV Comm: audizione petizione no incenerimento rifiuti
(ACON) Trieste, 24 feb - MPB - Audizione delle Commissioni
consiliari III e IV in seduta congiunta, con i firmatari di una
petizione riferita al territorio della pedemontana maniaghese e
che riguarda il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti.
Oltre una cinquantina di persone giunte a Trieste alla sede del
Consiglio regionale con un pullman, ha accompagnato la
delegazione accolta dai presidenti delle due Commissioni -
Giorgio Venier Romano (UDC) e Alessandro Colautti (Pdl) - che
hanno ascoltato le ragioni dei presentatori dell'atto, primo
firmatario Giacomino Pippolo, seguito nella firma da oltre mille
cittadini.
Ci presentiamo a questa audizione con molta preoccupazione, hanno
detto i rappresentanti, fra i quali diversi amministratori
locali, che hanno spiegato i motivi della petizione intitolata
"Sì al riciclo totale, No all'incerimento dei rifiuti" e
illustrato la situazione in cui vivono in quella porzione di
pedemontana tra i fiumi Cellina e Meduna nella quale già sono
presenti una megadiscarica, una megafonderia da 50 mila
tonnellate/anno, un megaimpianto da 280 mila tonnellate/anno per
il trattamento dei rifiuti umidi, una zona industriale con altre
due fonderie, una cementeria fra le più grandi del Nord Italia da
700 mila tonnellate/anno, mentre a pochi chilometri di distanza
sorge un'altra cementeria, un inceneritore da 15 mila tonnellate
e di cui è previsto il raddoppio, e - non ultima - la base di
Avviano.
Uno scenario precario in cui si inserisce la volontà di
incenerire proprio nell'impianto di Fanna 30 mila tonnellate di
rifiuti denominati CDR-Q - composto principalmente da plastiche,
resine, pneumatici fuori uso - in sostituzione di soli 15 mila
tonnellate di Pet-coke.
In sostanza - per dare una dimensione dell'entità dell'operazione
- i firmatari hanno sottolineato che a un privato viene concesso
di bruciare il 40% del rifiuto secco di tutta la provincia di
Pordenone e questo in mancanza di un piano regionale dei rifiuti,
in itinere, sì, ma non ancora approvato. Una autorizzazione verso
la quale hanno fatto ricorso le amministrazioni comunali di
Maniago e Arba, mentre altre si sono espresse con ordini del
giorno. I cittadini però considerano questo un disastro
ambientale ed è per questo che siamo qui: non per vincere, ma per
convincere delle nostre ragioni - è stata la sottolineatura di
Pippolo.
Siamo disposti ad affrontare e risolvere il problema dei rifiuti
nel modo più virtuoso e gli amministratori hanno il dovere di
mettercelo a disposizione: i rifiuti sono una risorsa, la loro
produzione è costata alla comunità materie prime e impatto
ambientale, il loro riuso, riutilizzo e trasformazione con minime
conseguenze li rende preziosi anche come fonte di occupazione -
hanno aggiunto gli intervenuti citando gli approfondimenti
scientifici cercati con il coinvolgimento e il concorso di
istituzioni ed esperti.
La presenza di PM10 è il segnale che il nostro ambiente si sta
avvicinando al collasso. Il CDR-Q e la sua combustione presentano
rischi e pericoli specifici per la salute umana e l'ambiente,
costituiscono una delle caratteristiche dei residui di consumo e
non dei combustibili fossili. L'incenerimento è oggi diventato
un'assurdità sul piano sanitario, ambientale e socioeconomico,
hanno insistito varie voci del Comitato, alle quali si sono
aggiunte quelle di alcuni amministratori locali, spiegando che le
firme raccolte sono solo la punta di un iceberg di enormi
dimensioni formato da cittadini disposti a una virtuosa gestione
dei rifiuti.
L'apertura nel nostro territorio di un nuovo fronte di
incenerimento come quello dei cementifici sarà una sconfitta per
tutti - hanno concluso, sottolineando che il piano regionale
della gestione dei rifiuti deve diventare invece il segnale di un
cambiamento.
Colautti, in qualità di presidente della Commissione di merito e
ringraziando il vicepresidente Piero Colussi (Citt) per aver
sollecitato l'attenzione sull'argomento, ha assicurato, anche a
nome del collega Venier Romano, che gli apporti e le istanze
espressi saranno tenuti in considerazione e, per le parti di
competenza della Giunta, trasmessi ai relativi assessori.
(foto-immagini tv)