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III e IV Comm: audizione petizione no incenerimento rifiuti

24.02.2011
17:23
(ACON) Trieste, 24 feb - MPB - Audizione delle Commissioni consiliari III e IV in seduta congiunta, con i firmatari di una petizione riferita al territorio della pedemontana maniaghese e che riguarda il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti.

Oltre una cinquantina di persone giunte a Trieste alla sede del Consiglio regionale con un pullman, ha accompagnato la delegazione accolta dai presidenti delle due Commissioni - Giorgio Venier Romano (UDC) e Alessandro Colautti (Pdl) - che hanno ascoltato le ragioni dei presentatori dell'atto, primo firmatario Giacomino Pippolo, seguito nella firma da oltre mille cittadini.

Ci presentiamo a questa audizione con molta preoccupazione, hanno detto i rappresentanti, fra i quali diversi amministratori locali, che hanno spiegato i motivi della petizione intitolata "Sì al riciclo totale, No all'incerimento dei rifiuti" e illustrato la situazione in cui vivono in quella porzione di pedemontana tra i fiumi Cellina e Meduna nella quale già sono presenti una megadiscarica, una megafonderia da 50 mila tonnellate/anno, un megaimpianto da 280 mila tonnellate/anno per il trattamento dei rifiuti umidi, una zona industriale con altre due fonderie, una cementeria fra le più grandi del Nord Italia da 700 mila tonnellate/anno, mentre a pochi chilometri di distanza sorge un'altra cementeria, un inceneritore da 15 mila tonnellate e di cui è previsto il raddoppio, e - non ultima - la base di Avviano.

Uno scenario precario in cui si inserisce la volontà di incenerire proprio nell'impianto di Fanna 30 mila tonnellate di rifiuti denominati CDR-Q - composto principalmente da plastiche, resine, pneumatici fuori uso - in sostituzione di soli 15 mila tonnellate di Pet-coke.

In sostanza - per dare una dimensione dell'entità dell'operazione - i firmatari hanno sottolineato che a un privato viene concesso di bruciare il 40% del rifiuto secco di tutta la provincia di Pordenone e questo in mancanza di un piano regionale dei rifiuti, in itinere, sì, ma non ancora approvato. Una autorizzazione verso la quale hanno fatto ricorso le amministrazioni comunali di Maniago e Arba, mentre altre si sono espresse con ordini del giorno. I cittadini però considerano questo un disastro ambientale ed è per questo che siamo qui: non per vincere, ma per convincere delle nostre ragioni - è stata la sottolineatura di Pippolo.

Siamo disposti ad affrontare e risolvere il problema dei rifiuti nel modo più virtuoso e gli amministratori hanno il dovere di mettercelo a disposizione: i rifiuti sono una risorsa, la loro produzione è costata alla comunità materie prime e impatto ambientale, il loro riuso, riutilizzo e trasformazione con minime conseguenze li rende preziosi anche come fonte di occupazione - hanno aggiunto gli intervenuti citando gli approfondimenti scientifici cercati con il coinvolgimento e il concorso di istituzioni ed esperti.

La presenza di PM10 è il segnale che il nostro ambiente si sta avvicinando al collasso. Il CDR-Q e la sua combustione presentano rischi e pericoli specifici per la salute umana e l'ambiente, costituiscono una delle caratteristiche dei residui di consumo e non dei combustibili fossili. L'incenerimento è oggi diventato un'assurdità sul piano sanitario, ambientale e socioeconomico, hanno insistito varie voci del Comitato, alle quali si sono aggiunte quelle di alcuni amministratori locali, spiegando che le firme raccolte sono solo la punta di un iceberg di enormi dimensioni formato da cittadini disposti a una virtuosa gestione dei rifiuti.

L'apertura nel nostro territorio di un nuovo fronte di incenerimento come quello dei cementifici sarà una sconfitta per tutti - hanno concluso, sottolineando che il piano regionale della gestione dei rifiuti deve diventare invece il segnale di un cambiamento.

Colautti, in qualità di presidente della Commissione di merito e ringraziando il vicepresidente Piero Colussi (Citt) per aver sollecitato l'attenzione sull'argomento, ha assicurato, anche a nome del collega Venier Romano, che gli apporti e le istanze espressi saranno tenuti in considerazione e, per le parti di competenza della Giunta, trasmessi ai relativi assessori.

(foto-immagini tv)