LN-Idv-Citt: gestione servizio idrico
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/AB - Gestiscono direttamente il
servizio idrico con efficienza e qualità, per la soddisfazione
dei cittadini. Eppure, i Comuni di Forni Avoltri, Ligosullo e
Cercivento rischiano di dover passare la mano sul controllo
dell'acqua a una società per azioni a causa di pressioni esterne.
È la denuncia trasversale dei consiglieri regionali Enore Picco
(Lega Nord), Piero Colussi (Cittadini) e Enio Agnola (Italia dei
Valori), che chiedono, attraverso un'interrogazione, un
intervento della Giunta affinché i tre Comuni che hanno scelto di
gestire il servizio idrico in proprio, a seguito di una delibera
unanime dei rispettivi Consigli comunali e a un pronunciamento di
larga maggioranza dei cittadini-utenti, possano continuare a
farlo.
Picco, Agnola e Colussi rilevano che la gestione del servizio è
sempre stata efficiente, efficace e improntata al principio di
economicità, con un positivo riscontro degli utenti, e ricordano
che è pendente di fronte il Tribunale Superiore delle Acque una
vertenza tra tali Enti locali e il gestore della spa in merito
alla gestione del servizio idrico.
I tre consiglieri regionali sottolineano che, con la legge 23
dicembre 2009 n. 191 (Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato) sono state soppresse le
Autorità d'Ambito territoriale e con la legge regionale 29
dicembre 2010 n. 22 (Disposizioni per la formazione del bilancio
pluriennale ed annuale della Regione) la vigenza delle Autorità
d'Ambito è stata prorogata al 1 gennaio 2012 in attesa della
definitiva revisione delle medesime.
"Qui si intima ai Comuni di montagna - è il giudizio conclusivo
di Picco - di sacrificare la loro autonomia sull'altare di altri
interessi, azzerando deliberatamente un servizio che funziona,
con l'aggravante che il conto lo pagheranno solo i cittadini".