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LN-Idv-Citt: gestione servizio idrico

01.03.2011
12:01
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/AB - Gestiscono direttamente il servizio idrico con efficienza e qualità, per la soddisfazione dei cittadini. Eppure, i Comuni di Forni Avoltri, Ligosullo e Cercivento rischiano di dover passare la mano sul controllo dell'acqua a una società per azioni a causa di pressioni esterne.

È la denuncia trasversale dei consiglieri regionali Enore Picco (Lega Nord), Piero Colussi (Cittadini) e Enio Agnola (Italia dei Valori), che chiedono, attraverso un'interrogazione, un intervento della Giunta affinché i tre Comuni che hanno scelto di gestire il servizio idrico in proprio, a seguito di una delibera unanime dei rispettivi Consigli comunali e a un pronunciamento di larga maggioranza dei cittadini-utenti, possano continuare a farlo.

Picco, Agnola e Colussi rilevano che la gestione del servizio è sempre stata efficiente, efficace e improntata al principio di economicità, con un positivo riscontro degli utenti, e ricordano che è pendente di fronte il Tribunale Superiore delle Acque una vertenza tra tali Enti locali e il gestore della spa in merito alla gestione del servizio idrico.

I tre consiglieri regionali sottolineano che, con la legge 23 dicembre 2009 n. 191 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato) sono state soppresse le Autorità d'Ambito territoriale e con la legge regionale 29 dicembre 2010 n. 22 (Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale ed annuale della Regione) la vigenza delle Autorità d'Ambito è stata prorogata al 1 gennaio 2012 in attesa della definitiva revisione delle medesime.

"Qui si intima ai Comuni di montagna - è il giudizio conclusivo di Picco - di sacrificare la loro autonomia sull'altare di altri interessi, azzerando deliberatamente un servizio che funziona, con l'aggravante che il conto lo pagheranno solo i cittadini".