Pdl: Dal Mas, aggiornare legge formazione professionale
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/RC - L'Amministrazione regionale
sta già facendo molto nel settore della formazione professionale,
ma è necessario che, entro la fine della legislatura, si approvi
una legge quadro regionale in materia di formazione che
riconsideri in maniera netta uno dei settori di vitale importanza
per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Così il consigliere regionale del Pdl Franco Dal Mas commenta la
risposta fornita dall'assessore competente, Angela Brandi, alla
sua interrogazione in materia di formazione professionale.
Nell'interrogazione - rileva Dal Mas - si chiedeva alla Giunta se
sarà data la dovuta priorità alla revisione delle politiche della
formazione professionale consentendo l'accesso al sistema della
formazione anche alle piccole e medie imprese, nonché di
estendere l'accesso ai finanziamenti anche alle realtà formative
minori, evitando l'accentramento delle risorse ad un numero
ristretto di enti formativi.
Nella sua risposta, l'assessore Brandi ha evidenziato che
l'accesso al sistema della formazione alle PMI non è in alcun
modo escluso - fa presente il consigliere - ma, per oggettivi
motivi legati al costo della formazione, è necessario un numero
minimo di cinque allievi.
Per quanto riguarda il finanziamento a realtà formative minori -
prosegue l'esponente del Pdl - l'assessore Brandi ha ribadito che
le attività formative si rivolgono agli enti di formazione
accreditati, i quali assicurano adeguati livelli di carattere
organizzativo, logistico e di capacità pedagogica, coerenti con
la normativa regionale in tema di accreditamento delle strutture
formative.
Tutte bene per Dal Mas, ma in un momento di crisi economica
globale è necessario che la legge sulla formazione professionale
sia riconsiderata quanto prima per assicurare la centralità della
domanda, salvaguardando la libertà di scelta entro un servizio
formativo pubblico nelle regole, ma plurale nella
caratterizzazione e orientamento dell'offerta accreditata.
Parimenti, sarà privilegiata la formazione in azienda.
Solo con queste modifiche - conclude il consigliere - il Friuli
Venezia Giulia sarà competitivo e darà ai giovani, oggi colpiti
da un tasso di disoccupazione nazionale del 30%, la reale
possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro.