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Pdl: Dal Mas, aggiornare legge formazione professionale

01.03.2011
15:32
(ACON) Trieste, 1 mar - COM/RC - L'Amministrazione regionale sta già facendo molto nel settore della formazione professionale, ma è necessario che, entro la fine della legislatura, si approvi una legge quadro regionale in materia di formazione che riconsideri in maniera netta uno dei settori di vitale importanza per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Così il consigliere regionale del Pdl Franco Dal Mas commenta la risposta fornita dall'assessore competente, Angela Brandi, alla sua interrogazione in materia di formazione professionale.

Nell'interrogazione - rileva Dal Mas - si chiedeva alla Giunta se sarà data la dovuta priorità alla revisione delle politiche della formazione professionale consentendo l'accesso al sistema della formazione anche alle piccole e medie imprese, nonché di estendere l'accesso ai finanziamenti anche alle realtà formative minori, evitando l'accentramento delle risorse ad un numero ristretto di enti formativi.

Nella sua risposta, l'assessore Brandi ha evidenziato che l'accesso al sistema della formazione alle PMI non è in alcun modo escluso - fa presente il consigliere - ma, per oggettivi motivi legati al costo della formazione, è necessario un numero minimo di cinque allievi.

Per quanto riguarda il finanziamento a realtà formative minori - prosegue l'esponente del Pdl - l'assessore Brandi ha ribadito che le attività formative si rivolgono agli enti di formazione accreditati, i quali assicurano adeguati livelli di carattere organizzativo, logistico e di capacità pedagogica, coerenti con la normativa regionale in tema di accreditamento delle strutture formative.

Tutte bene per Dal Mas, ma in un momento di crisi economica globale è necessario che la legge sulla formazione professionale sia riconsiderata quanto prima per assicurare la centralità della domanda, salvaguardando la libertà di scelta entro un servizio formativo pubblico nelle regole, ma plurale nella caratterizzazione e orientamento dell'offerta accreditata. Parimenti, sarà privilegiata la formazione in azienda.

Solo con queste modifiche - conclude il consigliere - il Friuli Venezia Giulia sarà competitivo e darà ai giovani, oggi colpiti da un tasso di disoccupazione nazionale del 30%, la reale possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro.