SA-SEL: Puspetto, su legge cave la maggioranza barcolla
(ACON) Trieste, 2 mar - COM/AB - Già sul secondo articolo del
provvedimento sulle attività estrattive il centro destra si è
sciolto, andando sotto di ben tre voti.
Lo mette in evidenza il consigliere regionale Stefano Pustetto
(SA-SEL), presentatore, assieme ai colleghi Narduzzi (LN),
Brandolin (PD) e Moretton (PD) di un emendamento che ha ridato
voce ai Comuni che erano stati completamente esclusi nella loro
potestà decisionale.
La legge, infatti, prevedeva che fosse compito della Regione
decidere dove si potevano aprire cave e, qualora queste fossero
in contrasto con gli strumenti urbanistici comunali, il Comune
avrebbe dovuto modificare la propria pianificazione. Se non
ottemperava a quanto richiesto, la Regione avrebbe nominato un
commissario che avrebbe provveduto alla modifica dello strumento
urbanistico. Per questo il Comune doveva fornire il personale e
pagare il commissario: come a dire il danno e le beffe.
L'emendamento non fa che ripristinare la norma della LR 35/86 in
cui si dice che l'apertura, l'ampliamento e l'esercizio
dell'attività di estrazione sono subordinati all'autorizzazione
dell'assessore competente, previa attestazione comunale di
conformità dell'intervento agli strumenti urbanistici vigenti,
rilasciata dal sindaco.
Dopo questo "incidente" la maggioranza ha chiesto una sospensione
della seduta per decidere del suo futuro - conclude Pustetto -
inteso come futuro della legge e della maggioranza stessa.