Citt: Colussi, serve normativa per fotovoltaico e biomasse
(ACON) Trieste, 2 mar - COM/AB - Nel rispondere al Question
Time presentato dal consigliere Piero Colussi (Cittadini-Libertà
Civica) sulla necessità di introdurre una moratoria delle
autorizzazioni che riguardano i nuovi impianti fotovoltaici con
potenza superiore ai 200 KW e gli impianti a biomasse e a biogas
con potenza superiore a 500 e 1000 KW, l'assessore all'Ambiente
Luca Ciriani ha riconosciuto che il problema esiste ed è fonte di
riflessione anche per la Giunta.
Pur evidenziando il fatto che un intervento normativo regionale
di moratoria potrebbe incontrare il giudizio critico della Corte
costituzionale, l'assessore Ciriani ha concordato sui rischi per
il consumo di terreno agricolo che la moda dei parchi
fotovoltaici comporta.
Sarebbero già 90 le domande autorizzative depositate presso gli
uffici regionali. Un numero elevatissimo, dalle conseguenze
devastati per il territorio regionale. "È però vero - ha
ricordato il consigliere Colussi - che molte Regioni stanno
legiferando in questo senso (Veneto, Umbria e anche la Provincia
di Bolzano) preoccupate dai riflessi speculativi che una politica
eccessivamente favorevole a sostegno delle energie rinnovabili
sta producendo".
L'assessore Ciriani ha anticipato la necessità e la volontà di
presentare un testo di legge che, definito il reale fabbisogno
energetico regionale, introduca gli elementi pianificatori idonei
a individuare le aree dove collocare i parchi fotovoltaici di
grandi dimensioni.
Colussi, nel dichiararsi soddisfatto per la volontà della Giunta
regionale di intervenire in questo settore, ha auspicato che in
futuro "si individuino aree dismesse (militari, artigianali,
industriali) e che gli impianti energetici vengano autorizzati
esclusivamente sulle coperture degli immobili esistenti evitando
così di sottrarre ulteriore suolo all'attività agricola".
Allo stesso modo è auspicabile che anche gli impianti a biomasse
abbiano una dimensione locale e siano alimentati solo da scarti
di produzione della propria attività (agricola, zootecnica,
forestale e di lavorazione del legno).