PD: Menosso, troppi asili nido senza la sezione lattanti
(ACON) Trieste, 2 mar - COM/RC - Annamaria Menosso, esponente
del PD in Consiglio regionale, riferendosi all'interrogazione a
risposta immediata da lei stessa presentata sull'obbligo, per i
nidi d'infanzia, di accogliere bambini dai tre mesi ai tre anni
(legge regionale n. 20 del 2005) evidenzia che attualmente i
genitori di bimbi tra i tre e i dodici mesi che, per motivi di
lavoro, sono costretti ad affidarsi ai nidi, si trovano in una
situazione di estrema difficoltà perché manca un servizio che
dovrebbe essere garantito.
Come correttamente disposto dai regolamenti attuativi della
predetta legge regionale, per i bimbi dai tre agli undici mesi,
comunemente definiti lattanti, sono stabiliti per i nidi
d'infanzia requisiti particolari. Le misure necessarie per
ottenere questi requisiti, unitamente a quelli per i bambini più
grandi, possono risultare nel complesso piuttosto costosi e i
nidi evitano l'attivazione della sezione lattanti - spiega la
Menosso - proprio perché non remunerativa.
Il rapporto numerico tra educatori e bambini accolti all'interno
dei nidi di infanzia deve essere non superiore a cinque; i pasti
devono essere confezionati in loco e in un locale apposito
adibito a cucina; gli spazi interni si articolano in relazione
all'età dei bambini, al loro sviluppo psicofisico e ai programmi
educativi adottati: sono elementi obbligatori per chi vuole
attivare la sezione lattanti.
Le esigenze in un momento di crisi come quello che stiamo
attraversando, mette le mamme sempre più spesso nella condizione
di riprendere il lavoro molto presto rispetto all'età del figlio.
Si parla molto di difesa dei diritti della genitorialità, ma
sappiamo bene - fa presente la consigliera - le condizioni vere
delle donne e quali e quanti possono essere i ricatti a cui
possono essere sottoposte. Avere, dunque, a disposizione servizi
adeguati è molto importante.
Di fatto quasi tutti i nidi, tanto più quelli convenzionati con
gli enti locali, non prevedono l'accoglienza di bambini da tre a
undici mesi creando un serio disservizio. L'interrogazione -
conclude la Menosso - voleva non solo evidenziare il problema, ma
anche offrire possibili soluzioni, considerato anche che è in
corso una parziale rivisitazione dei regolamenti.
Le proposte sono: prevedere finanziamenti particolari per la
gestione di nidi con la sezione lattanti; prevedere
l'obbligatorietà, per gli enti locali, di sottoscrivere una quota
delle convenzioni con strutture che attivino anche questo tipo di
servizio.