Citt: ennesima prova di forza tra Pdl e Lega su potere e nomine
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - "Quanto successo in Consiglio
regionale nel corso dell'esame delle norme sulle attività
estrattive, la convergenza tra le opposizioni e parte della
maggioranza - hanno commentato i consiglieri regionali di
Cittadini-Libertà Civica Stefano Alunni Barbarossa e Piero
Colussi - avrebbe potuto segnare un punto a favore di una buona
politica. Andare oltre le coalizioni, infatti, per difendere e
riaffermare il diritto dei Comuni all'autogoverno del proprio
territorio rappresentava certamente un grande risultato.
"Peccato che al fondo di questa convergenza non vi fosse la buona
politica quanto, purtroppo, l'ennesima prova di forza tra Pdl e
Lega Nord sulla spartizione del potere. Il potere legislativo,
quindi, piegato al più misero manuale Cencelli e a logiche di
pura spartizione del potere.
"Ciò che sconforta è la sfrontatezza dei protagonisti, la
protervia a dichiarare che sì, la maggioranza va in crisi non per
un dissenso su principi o grandi questioni di governo ma sulle
nomine, sui posti da assegnare, sulla difficoltà ad accontentare
tutti. Oggi sappiamo che a far da detonatore della rottura ci
sono le pretese del partito di Bossi su candidature, assessorati
non concessi e nomine nei CdA delle società regionali.
"La lottizzazione torna prepotentemente nello stile di governo
del centrodestra regionale e il presidente Tondo, anziché
preoccuparsi di una regione che si indebolisce ogni giorno di più
e che perde per strada la sua specialità, è costretto a mediare,
mediare per non cadere. Tutto il contrario di ciò che la gravità
della crisi economica e sociale imporrebbe.
"Ciò che è ancora più preoccupante - hanno concluso i consiglieri
dei Cittadini-Libertà Civica - e che oggi si fa tutto alla luce
del sole, si parla di lottizzazione e nessuno si indigna più. Il
senso dello sdegno è talmente basso che ci lasciamo scivolare
addosso ogni cosa accettando ciò che sino a pochi anni fa era
inammissibile".