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Pdl: Baritussio, sarà risolto il problema dei cani da seguita

03.03.2011
16:04
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - "L'Amministrazione regionale è disponibile a colmare quanto prima il vuoto legislativo sui cani da seguita per consentire il regolare esercizio dell'attività venatoria".

Ad annunciarlo è il vicecapogruppo Pdl in Consiglio regionale Franco Baritussio a seguito della risposta dell'assessore alla Caccia Claudio Violino alla sua interrogazione.

"L'annata venatoria è alle porte - rileva Baritussio - e vi sono alcune aree del Friuli Venezia Giulia ove numerosi cani da seguita che hanno superato il secondo anno di età non potranno essere impiegati, anche qualora per questi fosse presentata per tempo la domanda per effettuare la prova abilitativa".

"Il problema nasce dall'articolo 7 ter della legge regionale 56/1986, con le successive modificazioni della LR 6/2008 che consente, a decorrere dall'annata venatoria 2011-2012, l'esercizio della caccia agli ungulati soltanto con cani da seguita di età inferiore ai due anni, o con cani da seguita di età superiore ai due anni che hanno conseguito un apposito attestato abilitativo rilasciato dalla Provincia. Attestato che si ottiene superando una prova pratica di valutazione valida per l'impiego venatorio su ogni specie selvatica cacciabile".

"Questo dispositivo - prosegue l'esponente del Pdl - non consente deroghe di alcun genere obbligando, di fatto, al divieto di impiego nell'attività venatoria anche di quei cani che, pur essendo stata presentata la domanda per il conseguimento dell'attestato abilitativo prima del compimento del secondo anno di età, compiuti i due anni dovranno interrompere la loro attività per un periodo incerto, forse anche lungo, finché la Provincia di riferimento non istituirà materialmente la prossima prova pratica. Da qui la necessità di colmare il vuoto legislativo".

"Se comunque la tradizione del cane da seguita esiste - conclude Baritussio - è giusto che le prove abilitative si svolgano con regolarità. Diversamente si farebbe il gioco di chi avversa la disciplina del segugio".