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PD: Brussa, sul Superporto serve iniziativa della Regione

03.03.2011
17:25
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - Sempre più spesso si rincorrono notizie rispetto al possibile cambiamento di rotta del progetto Unicredit del Superporto che potrebbe essere dirottato su Capodistria, tagliando fuori Trieste e Monfalcone: la nostra Regione deve assumere una posizione, deve dire cosa intenda fare e come vuole agire oltre a farsi promotrice di un'iniziativa che metta in fila tutti i soggetti coinvolti e interessati, in primis Unicredit, per fare il punto rispetto al susseguirsi di voci diverse e poco chiare.

È questa la richiesta che fa il consigliere regionale del PD Franco Brussa dopo la notizia dei giorni scorsi relativa all'incontro che si terrà questo fine settimana a Lubiana tra i vertici di Unicredit e i ministri della Repubblica di Slovenia e che potrebbe decretare la fine del progetto di Superporto per Trieste-Monfalcone.

"Di solito si dice che due indizi fanno una prova e mi pare che siamo in questa situazione. Si rincorrono notizie secondo cui Unicredit sta subendo pressioni sia di parte italiana che slovena, fatto che farebbe concretamente credere che Monfalcone potrebbe non rientrare più nel progetto, come inizialmente era, per altro quale punto di riferimento del progetto Unicredit", afferma Brussa evidenziando che sulla vicenda si deve registrare il fatto che è saltata l'iniziativa triestina di qualche settimana fa e che è stato ipotizzato come gli interventi economici previsti per le opere in ambito portuale veneziano potrebbero drenare le risorse che Unicredit sperava potessero arrivare per il Superporto.

"Vista la forza con cui Lubiana si pone rispetto al progetto nel voler mettere a disposizione la banchina di Capodistria e le risorse necessarie, occorre non limitarsi più solo ad auspici, sia da parte degli enti territoriali quali comuni e Provincia, sia da parte dell'Autorità portuale e soprattutto della Regione, anche perché - afferma l'esponente PD - le amministrazioni comunali e altri soggetti del territorio isontino rischiano, nel frattempo, di dividersi sul progetto della tratta di Alta Velocità/Alta Capacità che, guarda caso, trova riferimento proprio nel progetto di Superporto e viceversa.

"Si corre il rischio - conclude Brussa - che la Tav venga realizzata anche dove il territorio non lo richiede, con conseguenti problemi di impatto e immancabili disagi. Bisogna quindi che la Regione intervenga per mettere fine alla ridda di notizie poco chiare, anche perché su questo progetto convergono politiche non solo economiche, ma scelte urbanistiche. Non bastano più le assicurazioni verbali di Tondo e Riccardi, servono atti e azioni concrete che dimostrino che il progetto Superporto pone sempre Monfalcone al centro del suo interesse".