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PD: Menis, su telecomunicazioni serve approccio cautelativo

03.03.2011
17:43
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - È quasi un mantra, ma più ci sforziamo di ripeterlo e meno questa maggioranza sembra ascoltarci: è necessaria più informazione ai cittadini e un maggiore coinvolgimento degli enti locali, soprattutto su temi così importanti per la tutela della salute. Ancora una volta, anche in tema di telecomunicazioni, purtroppo non è stato così. Ad affermarlo è Paolo Menis, consigliere regionale PD, che sottolinea come, analogamente a quanto accaduto con la bozza di testo sulle attività estrattive - ora in stand by a causa delle divisioni interne alla maggioranza - anche il disegno di legge sulle telecomunicazioni espropri i Comuni di gran parte della potestà decisionale su una materia che invece dovrebbe essere al centro di azioni di informazione e sensibilizzazione. Menis ribadisce la necessità che vengano inserite nel regolamento specifiche disposizioni per arginare gli effetti dell'inquinamento elettromagnetico che potrebbe derivare dall'installazione di nuove antenne. Per ora ne sappiamo troppo poco - ha ricordato - ma non per questo possiamo disinteressarci di un pericolo che ci interessa molto da vicino dato che, secondo le stime dell'agenzia internazionale delle Nazioni Unite per le telecomunicazioni, siamo tra i Paesi leader al mondo per diffusione dei telefonini, soprattutto tra i più giovani.

La comunità scientifica è ancora divisa sugli effetti dell'utilizzo di questi dispositivi, ma tutti concordano che i CEM (Campi Elettromagnetici) provochino sempre e comunque una risposta dell'organismo umano, come hanno recentemente certificato anche ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), ISS (Istituto superiore di sanità) e ISCOM (Istituto superiore per le comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione). Perché dunque non procedere con un approccio più cautelativo - conclude Menis - senza pregiudicare gli interessi delle imprese impegnate in questo business, ma implementando le forme di monitoraggio sul territorio, attività peraltro già condotta da diversi anni dall'ARPA, e favorendo campagne informative tra la popolazione per un uso dei telefonini più corretto e consapevole.

Con questi obiettivi, l'intero gruppo consiliare del Partito Democratico si è fatto promotore di due ordini del giorno.