PD: Menis, su telecomunicazioni serve approccio cautelativo
(ACON) Trieste, 3 mar - COM/AB - È quasi un mantra, ma più ci
sforziamo di ripeterlo e meno questa maggioranza sembra
ascoltarci: è necessaria più informazione ai cittadini e un
maggiore coinvolgimento degli enti locali, soprattutto su temi
così importanti per la tutela della salute. Ancora una volta,
anche in tema di telecomunicazioni, purtroppo non è stato così.
Ad affermarlo è Paolo Menis, consigliere regionale PD, che
sottolinea come, analogamente a quanto accaduto con la bozza di
testo sulle attività estrattive - ora in stand by a causa delle
divisioni interne alla maggioranza - anche il disegno di legge
sulle telecomunicazioni espropri i Comuni di gran parte della
potestà decisionale su una materia che invece dovrebbe essere al
centro di azioni di informazione e sensibilizzazione.
Menis ribadisce la necessità che vengano inserite nel regolamento
specifiche disposizioni per arginare gli effetti
dell'inquinamento elettromagnetico che potrebbe derivare
dall'installazione di nuove antenne. Per ora ne sappiamo troppo
poco - ha ricordato - ma non per questo possiamo disinteressarci
di un pericolo che ci interessa molto da vicino dato che, secondo
le stime dell'agenzia internazionale delle Nazioni Unite per le
telecomunicazioni, siamo tra i Paesi leader al mondo per
diffusione dei telefonini, soprattutto tra i più giovani.
La comunità scientifica è ancora divisa sugli effetti
dell'utilizzo di questi dispositivi, ma tutti concordano che i
CEM (Campi Elettromagnetici) provochino sempre e comunque una
risposta dell'organismo umano, come hanno recentemente
certificato anche ISPRA (Istituto superiore per la protezione e
la ricerca ambientale), ISS (Istituto superiore di sanità) e
ISCOM (Istituto superiore per le comunicazioni e delle tecnologie
dell'informazione).
Perché dunque non procedere con un approccio più cautelativo -
conclude Menis - senza pregiudicare gli interessi delle imprese
impegnate in questo business, ma implementando le forme di
monitoraggio sul territorio, attività peraltro già condotta da
diversi anni dall'ARPA, e favorendo campagne informative tra la
popolazione per un uso dei telefonini più corretto e consapevole.
Con questi obiettivi, l'intero gruppo consiliare del Partito
Democratico si è fatto promotore di due ordini del giorno.