LN: Picco, si al fotovoltaico ma non a scapito dell'agricoltura
(ACON) Trieste, 8 mar - COM/AB - Giusto investire sulle fonti
energetiche alternative, a cominciare dai pannelli fotovoltaici,
ma senza togliere spazi all'agricoltura, perché "invadere i campi
con grandi impianti a terra rischia di compromettere l'equilibrio
dell'ecosistema del territorio".
È quanto sostiene il consigliere regionale della Lega Nord Enore
Picco, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta per
chiedere di disciplinare l'insediamento degli impianti per la
produzione di energia alternativa, trovando una formula in grado
di soddisfare le necessità senza alterare il sistema rurale e
paesaggistico, e per ripristinare strumenti per mitigare
eventuali innesti impattanti.
Picco si dice convinto assertore dell'energia rinnovabile e
pulita, ritiene che la crescita del solare fotovoltaico sia una
prospettiva di fondamentale importanza per ridisegnare il modello
energetico regionale e nazionale e rileva che i temi della
qualità dell'aria, del risparmio energetico, del risparmio
idrico, della conservazione del territorio agricolo e l'uso di
energie alternative debbano essere posti come prioritari dalla
Regione.
Ma Picco evidenzia anche come in seguito agli incentivi statali
si stia diffondendo la collocazione di grandi impianti
fotovoltaici a terra, con l'occupazione di estesi terreni e la
sottrazione di questi all'agricoltura, con il rischio di impatti
anche economici rilevanti, e riferisce che in Veneto sono state
bloccate per l'anno in corso le richieste di autorizzazione per
installazioni fotovoltaiche di grandi dimensioni su terreni
coltivabili.
Il consigliere del Carroccio suggerisce quindi che i pannelli
vengano posizionati sui tetti dei palazzi, sui capannoni, in aree
altrimenti inutilizzate, ma non rubino spazio prezioso
all'agricoltura, che è elemento cardine del nostro ecosistema.