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LN: Picco, si al fotovoltaico ma non a scapito dell'agricoltura

08.03.2011
12:45
(ACON) Trieste, 8 mar - COM/AB - Giusto investire sulle fonti energetiche alternative, a cominciare dai pannelli fotovoltaici, ma senza togliere spazi all'agricoltura, perché "invadere i campi con grandi impianti a terra rischia di compromettere l'equilibrio dell'ecosistema del territorio".

È quanto sostiene il consigliere regionale della Lega Nord Enore Picco, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta per chiedere di disciplinare l'insediamento degli impianti per la produzione di energia alternativa, trovando una formula in grado di soddisfare le necessità senza alterare il sistema rurale e paesaggistico, e per ripristinare strumenti per mitigare eventuali innesti impattanti.

Picco si dice convinto assertore dell'energia rinnovabile e pulita, ritiene che la crescita del solare fotovoltaico sia una prospettiva di fondamentale importanza per ridisegnare il modello energetico regionale e nazionale e rileva che i temi della qualità dell'aria, del risparmio energetico, del risparmio idrico, della conservazione del territorio agricolo e l'uso di energie alternative debbano essere posti come prioritari dalla Regione.

Ma Picco evidenzia anche come in seguito agli incentivi statali si stia diffondendo la collocazione di grandi impianti fotovoltaici a terra, con l'occupazione di estesi terreni e la sottrazione di questi all'agricoltura, con il rischio di impatti anche economici rilevanti, e riferisce che in Veneto sono state bloccate per l'anno in corso le richieste di autorizzazione per installazioni fotovoltaiche di grandi dimensioni su terreni coltivabili.

Il consigliere del Carroccio suggerisce quindi che i pannelli vengano posizionati sui tetti dei palazzi, sui capannoni, in aree altrimenti inutilizzate, ma non rubino spazio prezioso all'agricoltura, che è elemento cardine del nostro ecosistema.