VI Comm: audizione direttore regionale per i beni culturali
(ACON) Trieste, 10 mar - RC - Audizione, in VI Commissione
consiliare presieduta da Piero Camber (Pdl), del direttore
regionale per i beni culturali del Friuli Venezia Giulia,
Giangiacomo Martines, sulla situazione degli organici delle
sovrintendenze rispettivamente dei beni archeologici, dei beni
architettonici, dei beni storici e artistici e della direzione
regionale per i beni culturali.
Gli organici - ha spiegato Martines - sono immutati dal 2002,
ovvero da quando la sovrintendenza ha subito la prima
trasformazione con la divisione in quattro sezioni. In tutto, i
dipendenti sono 336, inclusi i funzionari ma esclusi i dirigenti.
Sebbene la divisione della struttura abbia permesso di renderla
più snella e più aderente alle richieste delle amministrazioni e
dei cittadini, registriamo una carenza di organico pari al 10-15%.
Non solo, perché l'età media del personale è di 55 anni, il che
significa che nell'arco di 3 anni molti saranno i pensionati, con
il relativo bagaglio di esperienza che andrà perso.
Le soluzioni alla ricerca di personale giovane, per Martines
possono essere cercate attraverso le università, accordi tra
Stato e Regione, bandi di concorso.
E da parte dei consiglieri, in modo trasversale, sono state poste
diverse domande su come, in concreto, la Regione e il Consiglio
regionale potrebbero venire incontro alle esigenze della
sovrintendenza, anche per velocizzare i passaggi cartacei,
reperire le figure professionali necessarie, utilizzare i
neo-laureati.
Da parte di Roberto Novelli (Pdl) è arrivata, però, la prima
critica al fatto che diversi edifici in mano alla sovrintendeza
risultano chiusi da anni, o comunque sottoutilizzati, con un
futuro di degrado assicurato se non li si destinerà a progetti
lungimiranti.
A calcare la mano è stato il suo collega di gruppo Roberto Marin,
che ha parlato del problema dei tempi di risposta troppo lenti
alle richieste di liberatoria dei beni con vincoli cinquantenari.
Noi desideriamo valorizzare il nostro patrimonio - ha detto - ma
ministrero e sovrintendeza spesso ci contrastano. È così per
diversi immobili di cui avete il comodato d'uso gratuito da 15-20
anni e non avete fatto mai nulla per utilizzarli, ma lo stesso è
accaduto per la nave romana ritrovata la largo di Grado, la Julia
Felix, carica di anfore e oggi ridotta ad essere chiusa in
cassette di frutta: tutto quello che avete saputo fare è stato
preoccuparvi che ci fosse l'apertura di un bar. Stiamo lavorando
per trattare tutte queste situazioni di inadempienza a livello di
Commissione paritetica Stato/Regione.
Mi assumo tutto il peso di ciò che il consigliere Marin ha
denunciato - è stata la risposta del direttore Martines che, a
seguire, ha parlato anche della Fondazione Aquileia definendola,
al pari di Villa Manin, un miracolo della valorizzazione dei beni
immobili del Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di un punto di riferimento anche extraregionale - ha
spiegato - perché esercita una coerenza con lo sviluppo del
territorio. Aquileia, infatti, è una città viva e la Fondazione
riesce a coniugarsi con il suo sviluppo urbano e tessere rapporti
di collaborazione con le Università di Udine e Trieste, ma anche
di Padova, Venezia e Roma, nonchè atenei stranieri. Inoltre è un
bell'esempio di sussidiarietà tra ministero, sovrintendenza,
Comune, Fondazione, Basilica.
(immagini tv)