PD: Lupieri, in sanità tagliati pezzi di organigrammi
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/AB - Se la sanità del Friuli
Venezia Giulia è ai primissimi posti per efficacia ed efficienza
e buon andamento dei conti pubblici, per contro l'assessore
decide di tagliare pezzi degli organigrammi delle aziende. Nel
mirino gli atti aziendali falcidiati prossimamente dai direttori
generali così come ha chiesto di fare l'assessore.
Lo mette in evidenza Sergio Lupieri, consigliere regionale del
PD, che aggiunge.
Tondo e Kosic danno la responsabilità ai direttori generali di
chiudere strutture semplici e complesse della dirigenza
infermieristica, con la conseguenza che ne soffrirà l'assistenza
ai malati, privata delle funzioni di organizzazione e gestione.
Sarebbe come cancellare i primari e pensare che i reparti
funzionino come prima.
In un momento nel quale il servizio di assistenza infermieristica
domiciliare è chiamato a una attività sempre maggiore, gli si
toglie la dirigenza, sperando in risparmi irrisori, dimenticando
i risparmi sulla farmaceutica (vedi distribuzione diretta dei
farmaci), la diminuzione dei ricoveri e la riduzione delle
giornate di degenza finora ottenuti.
Eppure le norme nazionali e regionali e l'Organizzazione Mondiale
della Sanità raccomandano di affrontare l'invecchiamento della
popolazione proprio con lo sviluppo di queste professioni perché
i bisogni di assistenza sono soverchianti e lo richiedono.
Le malattie croniche hanno sostituito quelle infettive e acute
sul palcoscenico della sanità, per tal motivo il Servizio
Sanitario Nazionale e Regionale è divenuto sempre più complesso.
Una popolazione con 1/4 di anziani malati cronici comporta che
l'assistenza abbia analogo peso della clinica e della
diagnostica.
Questa regione vanta, rispetto alle altre, di aver giocato in
anticipo sulle indicazioni internazionali, infatti l'assistenza
infermieristica è all'avanguardia, imitata da altre regione del
Paese. Proprio questa esperienza, invidiata altrove e che
interessa circa 10.000 professionisti, viene non solo ora
snobbata, ma addirittura svilita e insidiata, di fatto annullata.
Viene da pensare che si voglia indebolire fortemente l'assistenza
infermieristiche sul territorio per introdurre società private
che gestiscano direttamente questo servizio, come già avviene a
Udine.